lunedì 11 giugno 2012

Benvenuti nel mio regno - Regina





01 - Ape Operaia
02 - Tu di Me non sai feat Kristal Voice
03 - E' Guerra
04 - Vaticano S.p.A.
05 - R.E.G.I.N.A.
06 - E' tutto passato
07 - Un Giorno che nasce feat Al Castellana
08 - Una vita di Club e feste
09 - Il Mondo ragiona col Caxxo
10 - La Mosca


 E’ ovvio che in un mondo prettamente maschile come quello Hip Hop, è curioso ascoltare una ragazza, specie quando si tratta di rap italiano. Ultimamente vedo anche parecchia professionalità nelle produzioni in generale. MI è stato consegnato un packaging seppur virtuale, di assoluto rispetto. Regina è una ragazza di 30 anni, toscana, talentuosa, abbastanza carina a vedersi, fotogenica al punto giusto e visto che giustamente lo ripete spesso nei suoi testi è Laureata. Ed è una cosa grandissima, perché non è da tutti. Non tutti quelli che si iscrivono arrivano realmente al risultato finale sperato. Nei testi si denota una buona dialettica e vocabolario discreto. Ciò non basta per fare un disco Hip Hop.  Il personaggio in questione non mi è nuovo. Ricordate Miss Simpatia col suo dissing a Fibra? Bene, Regina, è quella  che poco dopo rispose alla sua commercialata con “Miss Antipatia”. Non era proprio un diamante quel pezzo, però sono sicura fosse una cosa così tanto per scherzare, in effetti l’Hip Hop serve anche a questo. Poi l’abbiamo ritrovata un paio di volte nelle pagine di “Basement Magazine”, e in seguito un pezzo con Gora “Come ti piace”, che ha dato conferito al personaggio di Regina, quel suo lato di mangiauomini. Subito “Riflettori su di me”, in cui è cresciuto la sua posa da “ragazza dura”. Poi dopo 3 o 4 anni circa il disco “Benvenuti nel mio regno”, che riporta e continua le pose da donna pseudo-gangsta, che per quanto possono essere divertenti, alla lunga potrebbero irritare…  Per carità, il lavoro per questo disco sembra notevole, dai beat, al booklet sino ai contenuti che ci sono eccome, come in “Vaticano Spa”, “Ape Operaia” “E’ guerra”. Il problema è voler creare un personaggio a tutti i costi. Voler per forza apparire come una cattiva ragazza, essere quasi costretta a dire determinate cose, ricalcando modelli di rap già visti fino allo sfinimento. Una specie di rap maschilista trasformato in una maschera per donna-capo. Cose che dovremmo lasciare ai ragazzini e/o alle ragazzine, perché a 30 anni lo sai che queste cose funzionano fino a un certo punto. L’immagine di donna forte lo puoi dare lo stesso, comunque non rimasticando le poltiglie già usate e sputate dalle bocche dei ragazzetti che hanno giocato a fare  guardie e ladri. Regina (spero che torni) potrà riproporre questa immagine lasciando stare queste bambinate e continuando a puntare sulle sue capacità, e il suo amore per l’Hip Hop, sforzandosi  e lavorando ancora tanto un'altra volta, per una causa più matura, più personale, più originale, e chi sa che non risulti pure più stilosa. Tecnicamente la ragazza sa stare al microfono, sa regolare la voce, sa esporre in rima. Mi sembra un pochetto frettolosa sul beat, e delle volte poco attenta ai ritornelli. Ma in tutto questo si può migliorare. A proposito di beat, non so a chi appartengano ma sono davvero ben fatti. Complimenti. Volevo fare un props ad Andrea Tognassi, proprietario dell’etichetta TRB, sotto la quale è Regina, per il lavoro grandioso svolto, un ragazzo che si sbatte molto. Forse questo lavoro andava messo in free, essendo Regina un artista piuttosto sconosciuta, anche solo per “lanciarla”. Oggi non si vende, figurati se un tizio compra un album a scatola chiusa. Se non ascoltano l’ultimo di Amir, fin quando non lo trovano gratis nei forum, figuriamoci a cosa frega a tutta sta gente distratta del web, di acquistare su itunes, dischi di nuove promesse.  Spero di essere smentita, così lascio il link per il download a pagamento come faccio di solito. Chi invece è interessato alla copia fisica vada al sito www.shop.trbrec.com.


sabato 9 giugno 2012

Nostalgia Istantanea - Dargen D'Amico



  1. Nostalgia istantanea (18'10)
  2. Variazioni sul tema nostalgia istantanea (20'40)


A me Dargen piace, ed è sempre piaciuto. Sin dagli inizi. E’ inutile che ripeto con chi ha iniziato, forse l’abbiamo ripetuto più del nostro stesso nome. Quello che odio sono le puttanate che si dicono appresso a lui, come se il pianeta terra diventasse un  esercito di ragazzine in calore tutte groupie di J.D., e la sua minima sillaba pronunciata ogni volta toccasse il loro punto g. Ok, scordiamoci i cd con 18 tracce, i singoli, i video, i dissing, i produttori vari, la numerazione delle tracce e tutto questo fottuto mondo in repeat. Dargen una mattina si è svegliato, ha messo un beat ed ha iniziato a scrivere Nostalgia Istantanea. Voglio credere che come un comune mortale ogni tanto si sia fermato per mangiare, bere e andare a letto. Ma sì, il lavoro sembra ben sviluppato. Oppure no. E’ un flusso di pensiero inarrestabile. Un delirio diviso in due tracce. Probabilmente se ognuno di noi facesse come Dargen, in periodi di crisi almeno risparmierebbe i soldi dello psicologo. Perché lui sa aprirsi alla musica. E quello che dice lo capisce solo lui. Ossessionato dal matrimonio, dal divorzio,  dalla morte, da chi ti prende il culo, dalla galera, dalla mamma e da tutto. Come  ognuno di noi. A momenti voglio pensare che questa sia la continuazione giusta di “Musica senza Musicisti” e di tanto in tanto quello di “Vizi di forma, virtù”. La prima volta ascolti ma ti distrai facilmente, la seconda cerchi di seguire e ti addormenti, la terza ti appassioni, la quarta, la quinta, la sesta, la settima, ti fai viaggi peggio di lui, e siamo davvero persi… E’ la peggiore droga. Entri in un tunnel. Ma sì, ve la consiglio la somministrazione, perché è piacevole e non fa male.  Tecnicamente niente da dire. E’ un maestro del monologo interiore in rime e rap. Cercate di non paragonarlo a Battisti, a De André, a De Gregori, che forse non sapete neanche chi sono. Lui è Dargen D’Amico e basta. Non ha scritto la Divina Commedia del rap, non è il secondo Woijtila. E’ l’artista che un po’ ci prende per il culo, e un po’ ci vuol bene. E un giorno toglierà gli occhiali da sole per mostrare i suoi occhi.

venerdì 8 giugno 2012

L'uomo senza qualità - Rayden





  - 1. L'Uomo Senza Qualità  ft. Raige  [prodotta da Prez]
  - 2. Libertà  [prodotta da Marco Zangirolami]
  - 3. Pari Opportunità  [prodotta da Prez]
  - 4. Impressa  ft. Entics  [prodotta da Matt Pawana]
  - 5. Su MTv  [prodotta da Tyrelli]
  - 6. Anche Le Stelle  ft. Emis Killa, Jake la Furia  [prodotta da Rayden]
  - 7. Samuel Eto'O  [prodotta da Vox P aka CubaClub]
  - 8. Così Come Sei  [prodotta da Rayden]
  - 9. Le Donne E Il Calcio  [prodotta da Vox P aka CubaClub]
  - 10. Top Ten  ft. Fabri Fibra, DJ Double S  [prodotta da Tyrelli]
  - 11. Trinità  ft. Ensi, Raige  [prodotta da Rayden]
  - 12. Senza Orari  [prodotta da ExoDJ]
  - 13. Sognare  [prodotta da Rayden]
  - 14. Troppo Per  ft. Vox P  [prodotta da Rayden e Vox P]
  - 15. Fin Qua  ft. Neroargento  [prodotta da Neroargento]




Da One Mic al terzo posto al 2thebeat, passando tra i live, le varie esperienze musicali e live, la vicinanza a Vox P, Bassi, l’incontro con Zangirolami, hanno fatto fatto di Rayden l’artista che è oggi. Rapper e diverse volte anche produttore, uno che la musica la conosce a 360 gradi.  “L’uomo senza qualità”, è un disco estivo, con un sound minimale in tendenza con le sonorità Hip Hop attuali. Un rap calmo, rilassato, ben fatto. Pochi concetti esposti bene in musica. Una postura radiofonica ma senza essere easy troppo a lungo. Rayden sa fare il pezzo da classifica come “Impressa”, e il pezzo più sudato come “Fin qua” nel quale si specchia e si analizza. Non c’è personaggio, non c’è la storiella strappalacrime montata su per vendere qualche copia in più. Solo passione, sogni, desideri e pensieri di uno tra tanti, che è saputo venire fuori con la musica. Ecco perché il titolo dell’album è quasi una provocazione, perché le qualità non mancano e la musica non mente. Se sei un fake, è inutile che ti sforzi ad essere quello che non sei, se non sei naturale il disco non gira, qui invece cantiamo e balliamo alla perfezione.  Rayden è molto profondo, lo senti nelle sue riflessioni per “Su Mtv”, e in “Samuel Eto’o”, in cui rapporta l’essere umano ai calciatori, e il ragazzo  ha davvero ragione: non siamo così diversi da loro se qualcuno ci sbatte in faccia un bel po’ di centoni. Potente davvero “Come le stelle” in collaborazione con La Furia ed Emis Killa. Se avevate nostalgia dei One Mic, dopo il successone di “Commerciale”,  avete come sfamarvi con  “Trinità”, un’altra perla del gruppo, bella perché pare che tra le strofe l’uno ringrazi l’altro di tutto ciò che è stato. “Senza orari” non è il classico pezzo di autocelebrazione, ma è qualcosa di più, il rapper ha grande autostima ma anche grande senso dell’autoironia, un po’ swagga, e un po’ si prende in giro, ottimo in questo caso il beat di Dj Exo. “Troppo per” è una bomba concepita con Vox P, un producer davvero cool, bravo anche alle rime. Una puntializzazione:  “Fin qua” è alla chiusura del disco, ascoltatela bene questo gioiellino suonato con strumenti veri da Neroargento. Che dire ancora? La musica quando è concepita davvero bene, non ha bisogno di tante parole, bastano quelle del cantautore… Un altro disco “d’impatto” attesta sempre di più il momento di forma dell’Hip Hop nostrano.

giovedì 7 giugno 2012

Addio - Raige




- 1. Sensi Di Colpa  [prodotta da Mastermaind]
  - 2. Vanno E Vengono  [prodotta da Mastermaind]
  - 3. Addio  [prodotta da Vox P aka CubaClub]
  - 4. Cent'Anni Di Solitudine  [prodotta da Big Joe]
  - 5. Fuori  ft. DJ Tsura  [prodotta da Vox P aka CubaClub]
  - 6. Non E' Una Gara  [prodotta da Big Joe]
  - 7. Supereroe  [prodotta da Vox P aka CubaClub]
  - 8. Turbo  ft. Salmo, En?gma, DJ Slait  [prodotta da The Orthopedic]
  - 9. La Madre Dell'Odio  [prodotta da Vox P aka CubaClub]
  - 10. Ogni Mezzo Necessario  ft. Ensi, Attila  [prodotta da The Orthopedic]
  - 11. Su Di Me  [prodotta da Drop]
  - 12. Mille Volte Ancora  [prodotta da Marco Evangelista The Magista]
  - 13. Il Meglio Qua  [prodotta da Roofio]

  - 14. Comuni Mortali  ft. Rayden  [prodotta da Rayden]
  - 15. Niente, Nessuno  [prodotta da Marco Zangirolami]

Un altro bel disco da caricare sui nostri player. Questo non è l’album che consacrerà Raige ai media, purtroppo ci vorrà ancora del tempo, ma quando troviamo il suo nome in giro sappiamo di cosa è capace, conosciamo le sue qualità. Mi istiga il suo appeal melodico riscontrabile sia nel cantato che nella scelta dei beat in “Addio”.  E’ uno di noi, al naturale. Un ragazzo qualunque che con grande determinazione scalpita e cerca di farsi spazio in un panorama musicale come il nostro che più che cercare il nuovo e il vero, è impigrito sulla canzonetta del momento. Raige lo sa bene, ha saputo leggere bene la situazione e tutto sommato ha sfornato un disco che può piacere a tutti. E’ un Pop- Rap, e lo dico non per male. E’ sicuramente un pregio. E’ molto più naturale di tanti che si sforzano a fare dell’undergound, dell’hadcore , della old school a tutti i costi, poi ti rifilano un dischetto cacofonico, e noioso che vorresti non aver sentito mai. Sono i testi di un ragazzo quasi sui trenta, i sogni e le delusioni di uno come tanti di noi. L’amarezza e la voglia di vivere di uno che ancora non ce l’ha fatta, ma ancora sta lottando. Vi è mai capitato di mettervi in macchina e girare la città a notte fonda, mentre una parte della città dorme, l’altra non può permetterselo? Gente sola, prostitute, ubriachi o solo ragazzi che vanno avanti e indietro per il paese, mentre navighi dentro di te e le tue ansie. Quando ascolti “Sensi di Colpa” succede più o meno la stessa cosa, magari pensi pure che” Dio si sarà sentito solo e sarà andato a bere”. Intanto abbiamo un insolito Mastermaind alle produzioni, qui, come in “Vanno e Vengono”. Musicalmente più complesso, ma non dispiace, al passo con Raige. “Addio” non è solo la title track, ma un pezzo forte, come quando per forza di cose devi iniziare una vita nuova e dai un taglio alle cose belle e a quelle brutte che non porterai più con te. “Cent’anni di solitudine” è il ritratto di chi sta cambiando per vivere meglio e ha scelto la musica, con il palermitano Big Joe nel sound, forte e incalzante. Alla base dell’arte c’è  sempre un piccolo sisma a stravolgerci l’anima, ecco perché quando ci si innamora o si perde una donna o un uomo, scatta quel meccanismo, quella grinta interiore che è forza, è creatività, riuscirebbe a farci dipingere quadri, perché l’unione con l’altro sesso è qualcosa di unico, l’amore è una cosa straordinaria, vengono fuori così due capolavori come “Non è una gara”  o “Supereroe”. Rabbia e Amore. Non c’è solo questo ai cardini dell’introspezione del rapper siculo/torinese, con una vita in cui le vedi un po’ tutte, dalla famiglia alle piazze, dai problemi alla disperazione, “La Madre dell’odio”, essere più “umani” di così non si può. Si arriva a parlare di società in “Ogni Mezzo Necessario”, in cui Raige col fratello Ensi delinea uno spaccato di realtà dalla quale dover uscire sani. E’ un disco peso a tutti gli effetti, col duetto con Rayden in “Comuni Mortali” e “ll meglio qua”, ti rendi conti di quanta importanza un ragazzo come Raige privilegi certi argomenti tratti dalla realtà di ognuno di no. C’è spazio pure per un po’ di “Slam” come i Last Poet, per capirci come “La Fine” di Nesli. Trovo appunto qualcosa di Nesli in Raige, ma un piglio più aggressivo, e sicuramente una poetica più combattiva e ottimistica. Raige non è il fratello meno fortunato di Ensi, ma un cantautore con le sue storie e i suoi viaggi, unico e uguale a nessuno. Se ne accorgeranno di quanto è in gamba.

mercoledì 6 giugno 2012

Noi siamo il Club - Club Dogo




1. Meno Felici Ma Più Furbi (feat.Carlo Lucarelli)
2. Cattivi Esempi
3. Chissenefrega (In Discoteca)
4. Noi Siamo il Club (feat.Marracash)
5. Niente è Impossibile (feat.Zuli)
6. Erba del Diavolo (feat.Datura)
7. Ciao Ciao
8. Ragazzo della Piazza (feat.Ensi)
9. Sangue Blu (feat.J-Ax)
10. P.E.S. (feat.Giuliano Palma)
11. Tutto ciò che ho (feat.Il Cile)
12. Se non mi trovi (feat.Emiliano Pepe)
13. Collassato
14. La Fine del Mondo (feat.Power Francers)
15. Se tu fossi m
e




Come tutti nel web potrei una cazzata sù, una più giù, le atmosfere del disco, i beat di Don Joe, Gué fa così, Jake era meglio prima, “Mi Fist” era un'altra cosa e blablabla e ho fatto la recensione di “Noi siamo il club”. Ma a noi non interessano certe cose, né tanto meno a voi, che il disco lo avete più o meno tutti, e forse non avete neanche bisogno di leggere cosa può contenere e a chi può piacere. Oggi i Club Dogo sono i più imitati in assoluto, e se dico i migliori in Italia, potrei togliere qualcosa ai vari Amir, Bassi Maestro, Primo Brown e tutti quelli che sto dimenticando,  ma stando ai numeri sono loro che hanno la fanbase più grande di tutto lo stivale. In un momento così florido di questo Rap Italiano che conta almeno una quindicina di titoli  usciti nel mercato ufficiale, sono i Dogo ancora una volta a guidare la ciurma. Il bello è che loro prima di uscire non fanno la minima proclamazione. Quando sono pronti lanciano il singolo e via. Il resto lo fa l’ascoltatore. Ecco che quando escono con un nuovo lavoro, non sono più una sorpresa, no, loro sono direttamente la bomba. Il ritorno di Jake  e di Gué autore di uno degli ultimi classici della storia del rap italiano, “Il ragazzo D’oro”, poi “Fastlife Mixtape Vol 2” in free download nel suo blog, che a paragonarlo con la pochezza dei prodotti Hip Hop italiani e americani che senti uscire ogni giorno, se lo avessi dovuto comprare, ti sarebbe piaciuto uguale.  Ormai anche in Italia come negli Usa si parte con lo Street Single che serve a tastare le reazioni della scena underground, prima di uscire ufficialmente, anche se detto tra noi ai Dogo non frega proprio un cazzo di questo, tanto per qualcuno loro sono il male a prescindere dal sound e dal testo di un nuovo pezzo. Parlo ovviamente di “Cattivi Esempi”: citazioni dei cartoon che vedevamo da ragazzini, ma un mood d’impatto e imponente. E’ stata introdotta alla 2, dopo l’intro di Lucarelli che parla appunti di Cattivi Maestri, ovvero quelli che ci “insegnano tante cose come non credere a ciò che ci raccontano”, un po’ il concept essenziale della poetica dei Dogo. E devo dire che mi piace davvero tanto quando incontrano la discoteca, fanno i pezzi da club con i loro punch line da ko, e la loro autocelebrazione che li rende dei giganti, “Chissenefrega” e “Noi Siamo il club” sono anche singoli; lo sai bene da dove vengono e dove vogliono arrivare, e se fanno i divi al Club è perché se lo possono realmente permettere. E’ notevole il lavoro al sound, un disco che sia Hip Hop o qualunque altro genere deve suonare bene, e qui non ci sono dubbi.  Parliamo di un disco finalizzato negli Usa, passato dalle mani da ingegneri del suono che hanno curato artisti come 50 Cent. E non venitemi a dire che non ce n’era bisogno di andare a fare un disco in America, ogni artista credo debba volere il meglio della sua musica, per consegnare all’ascoltatore il prodotto migliore che può. Rispetto agli altri dischi questo è il più cantanto e più suonato, ecco i vari De Palma, Pepe, Il Cile, Zuli, e musicisti come i Power Francers e i Datura (andateveli  a cercare). Hai presente quel tot di sfumature lasciate in “Roccia Music Vol 1”? Ecco quel che di Techno sembra continuare da lì, se vuoi sentire del buon Swag fatto dal “Ragazzo della Piazza”, trovi anche il campione Ensi sempre in grande feeling con i ragazzi del cerbero.  In “Tutto ciò che ho” abbiamo quasi la rivisitazione di Stan in Italiano, questa piacerà tanto ai ragazzi. “Se tu fossi me” invece li farà riflettere togliendo ai Jake e Gué l’immagine di dosso dei Dogo. Niente da aggiungere, e niente da togliere. Musica. Hip Hop. Se ti piace lo ascolti, se non ti piace ascolta il resto. Se ti viene il mal di pancia a priori non rompere le p****.

martedì 5 giugno 2012

Inizio - Izio Sklero






 01 QUAQUARAQUA
prod The Buildzer feat Deleterio

02 GLI STESSI SBAGLI feat ABAN
prod BigDega

03 TU VO FARI U SICILIANO
prod Deleterio

04 PICCIOLI feat MAZ, DALAI
prod Deleterio

05 SVEGLIA SVEGLIA
prod Big Dega

06 UNA CHANCE feat MAZ, DALAI
prod G-Bersa

07 AL CLUB feat MAZ
prod DonJoe

08 NCM feat Vincenzo, Ntò
prod Deleterio

09 PER ROBERTINO
prod Luchè

10 TUTTI I GIORNI
prod DonJoe

11 STO DANDO I NUMERI feat Dalai, R.mehdi, Kamurria
prod Baek

12 PULULA feat Marracash, GuèP, Maz
prod Marz style

13 TRAFFICI feat Maz
prod Baek

14 FIRMA LA VITA
prod Deleterio

15 NONOSTANTE TUTTO feat MIfrà, Ace trasho, Toki
prod FatFat Corfunk

La mia scelta di recensire un album uscito a inizio 2011, è una presa di posizione votata da diverse mie convinzioni alla base delle quali “Inizio” è uno dei migliori album in circolazione da due anni. E nonostante parliamo di un prodotto realizzato in lingua siciliana, non merita di cadere nell’oblio dell’underground, ma di essere guardato con le altre uscite ufficiali su scala nazionale.  L’autore dell’album è un ragazzo aretuseo di 29 anni, Izio Sklero. Così legato alla sua terra, alle sue problematiche, alla sua lingua, il suo è un rap fresco, schietto, da club, minimale e di denuncia. Cosa vi spaventa il dialetto? Non è né il primo né l’ultimo. Il flava particolare del disco è dato proprio da questa sua peculiarità linguistica. Il filone è più o meno quello dei salentini South Fam, robbe serie, musica forte e rampante.  Nel disco sono presenti parecchi beat di Deleterio e Don Joe, tutto quello che serviva per rendere al disco un atmosfera unica e al passo coi tempi, per un track list come il caricatore. Il primo pezzo “Quaraquaqua” punge un po’ il tipico ragazzo italiano, che parla troppo e conclude davvero poco o niente. Sappiamo essere dei rivoltosi allo stadio ma per scendere in piazza in realtà ci mancano le palle. Il secondo pezzo “Gli stessi sbagli” è diventato pure un singolo con relativo video, nel quale troviamo un ottimo featuring di Aban, si narra esperienze vissute e consigli per non cascare nelle varie trappole della vita di strada. Quella che per me è una hit spakkatutto è “Tu vo fari u siciliano”, una delle più belle produzioni ufficiali di Del, più un Izio Sklero a raffica contro chi scimmiotta lo stereotipo di siciliano paramafioso. L’altro singolo è “Piccioli” in collaborazione con i compari di sempre Maz e Dalai. Gli stessi con i quali gira i live. Sono ragazzi in gamba e dal vivo hanno una carica davvero contagiosa. Chiedetelo a coloro che si sono visti aprire alla grande i live, gente come Inoki, Club Dogo e Marracash. Si è capito Izio Sklero è molto vicino alla Dogo Gang. Le collaborazioni sono iniziate a partire dal Fastlife Mixtape Vol 1 di Gué. Gli stessi  Gué e Marra sono presenti nella Club Banger “Pullula”, nei panni di rapper più veloci della luce. Sentite per credere! Vincenzo da Via Anfossi mantiente il filo diretto con la crew milanese, assieme a ‘Nto dei Cosang, in “NdranghetaCamurraMafia”, pezzo di spessore in cui ognuno dei rapper diventa cronista della realtà malavitosa delle tre terre dalle quali provengono. Un pezzo fresh e intelligente allo stesso tempo è “Sto Dando i numeri” arricchito della maestria di Royal Mehdi al micro. Mi rivolgo a tutti e in particolar modo ai siciliani in giro per l’italia. Specie al Nord Italia: scaricate il disco da Itunes o cercate Izio Sklero su facebook per avere una copia fisica del lavoro. “Inizio” è un lavoro immenso, che ha poco di adolescenziale, è musica seria come piace a noi. Izio Sklero è una forza della natura, sia nel disco che nei live. Io l’ho seguito molto, spero ne abbiate anche voi la possibilità. Prima o poi tornerà con qualcosa di nuovo e si sa, è difficilie ripetersi, ma il “picciotto” ha qualcosa di speciale,  e sono sicura che diventerà ancora più grande.E' solo "l'Inizio"...