sabato 12 aprile 2008
Killa C.AL.I: la voce del Salento
Ora che il Dirrty South monopolizza il panorama Hip Hop americano e italiano, tutti scaricano le strumentali americane e diventano i Lil Wayne, i Chamilionaire italiani. Tutti possono esserlo per un giorno o un anno. Tanti cloni direte voi. Ecco perché sulla scena attuale nostrana si torce il naso,alcuni non prestano più tutta quella attenzione verso i nuovi. Ma il pregiudizio è anche sinonimo di preclusione e chiusura mentale. Chiudiamo gli occhi verso gli altri. Ed è un grosso errore. Ecco perché vi dico di rileggervi la recensione che ho fatto al disco di Killa Mazi, di andargli a chiedere sul myspace, di mandarvi il suo cd e godere della sua arte. Avrete tra le mani un mixtape più unico che raro. Non una raccolta di Club Banger. Ma di Life Banger. Tenetevi queste informazioni, rispettatelo e ascoltate ciò che ha da dire.....
Sbu: Calimera, Lecce, Salento. Qualcuno dice che la provenienza e il posto in cui si vive è molto importante per un rapper. Quanto ti senti legato e quanto influenza la tua vita, e la tua “arte”?
Killa: La mia arte è esclusivamente rappresentanza del posto in cui vivo, senza stereotipi e senza inutili emulazioni; potrai comprendere che in questo modo la mia provenienza è tutto per me, è il centro di tutta la mia musica.
Sbu: I tuoi testi come anche quelli del resto degli artisti del giro della South Fam raccontano di una realtà complessa e difficile come quella del Meridione. Pensi che in Italia un rapper che si ribella ed esprime del disagio che vive ogni giorno, possa finalmente riuscire ad aprire gli occhi alla gente e possa diventare una sorta di “rivoluzione moderna”?
Killa: E’ difficile pensare a un artista che rivoluziona l’Italia. Prima di me ci sono state personalità importanti e con alto spessore socio-politico che non ce l’hanno fatta, difficile che ce la faccia io. Ragiono in maniera spicciola, penso prima di tutto a portare alcune verità nascoste alla gente che mi circonda e a cercare di aprire i loro occhi su questioni importanti della nostra esistenza…siamo una generazione senza certezze, dobbiamo sempre stare con tanto di occhi…
Sbu: A Lecce come in tutta Puglia vengono fuori solo cattive notizie ai tg: Lecce, sedavano i bambini nell'asilo: due indagate, Lecce, operazione Carabinieri: 34 arresti e 1,5 kg di droga sequestrata, incidenti lavoro: operaio cade da scala e muore a Lecce, la banda dell'ariete( soprannominata per il modo in cui irrompono nei negozi per poterli derubare)colpisce ancora. Resta la cultura e l’arte della città che qualcuno ha soprannominato la Firenze del Sud, o anche l’Atene d’Italia, il Lecce Calcio e che altro?
Killa: L’equazione è semplice: se l’esempio dato al cittadino è quello fornito dal ceto dirigente che legifera e governa, allora non bisogna stupirsi se le pagine di cronaca sono sempre piene di notizie, a discapito di quelle dedicate alle attività culturali o agli avvenimenti positivi in generale. Il topo d’appartamento o il trafficante di stupefacenti non sono altro che la riproduzione in scala minore di quello che i nostri politici compiono ai piani alti della società. Non vedo perché il mio amico non debba vendere in strada quando in parlamento la percentuale di assuntori di droghe pesanti supera le cifre della decenza; non vedo perché non si debba rubare quando qualcuno ha la possibilità di legalizzare i propri furti. A Lecce e a tutto il meridione non rimane niente altro. Cercano di oscurarci la vista con il Barocco, il nuovo tram, le rotonde al posto dei semafori, le pizziche e le cartoline con il mare azzurro quanto il cielo, ma i negozianti pagano il pizzo, i posti di lavoro sono tuttora forniti con metodi nepotistici anziché meritocratici, sono falsati concorsi pubblici, test d’ingresso alle università ed elezioni. La gente dovrebbe saperlo, ma ogni volta fa finta di chiudere un occhio, nella speranza di trovarsi un giorno dall’altra parte della barricata, quella di chi comanda e decide per tutti.
Sbu: Hai seguito le vicende in tv di Oscar White (http://www.corriere.it/vivimilano/concerti/articoli/2008/04_Aprile/08/oscar_white.shtml / ) http://hiphopvita.blogspot.com/2008/02/la-ribalta-di-oscar-white-contro-i.html , rapper milanese amico di Dj.Enzo? Che ne pensi? Avresti fatto la stessa cosa?
Killa: Ho visto Oscar White ad Anno Zero e, nonostante non lo conosca pesonalmente, devo dire che lo stimo tantissimo. Lui ha fatto quello che avrei voluto fare io, quello che avrebbero voluto fare in tanti, andare in tv e dare dello “stronzo” a queste persone che si litigano in pubblico per semplice propaganda politico-elettorale. Il problema delle white di Rogoredo è assurdamente cancellato dalla lista degli impegni dei nostri governatori, a differenza delle varie imposte sulle eredità e sulle imprese, condoni edilizi e indulti…eppure c’è gente che continua ad ammalarsi e a morire. Una vergogna…
Sbu: Andrai a votare? Per chi? Che cosa pensi dell’ipotesi di chi non si sente rappresentati da nessuno degli schieramenti politici attuali e opta per il diritto di rifiutare la scheda elettorale ? (http://hiphopvita.devil.it/viewtopic.php?t=29 )
Killa: Voterò Partito Democratico perché non intendo lasciare al più ricco industriale italiano la risoluzione dei problemi dei ceti meno abbienti. Comprendo la volontà di alcuni aventi diritto al voto di verbalizzare il non-voto, la rispetto e non la giudico. Ma io non riesco a farlo, mi sentirei responsabile.
Sbu. Torniamo alla musica: complimenti per Amore per il gioco vol. 2. Quanto tempo avete investito nella stesura di questo piccolo capolavoro dell'underground?
Killa: A differenza di quanto ha affermato qualche invidioso ci abbiamo messo veramente poco, i brani sono stati registrati nel giro di poche settimane, per il master ci abbiamo messo un po’ di più con Aban, ma semplicemente perché abbiamo voluto curare ogni dettaglio; per la prima volta ci siamo messi in prima persona a curare il suono e devo dire che, nonostante tutto, il risultato è stato ottimo per un mixtape.
Sbu: L'album trasuda sentimento, voglia di farsi sentire; è un rap semplice e peso allo stesso tempo. A chi vuoi rivolgerti particolarmente con la tua musica?
A chi parli e a chi vuoi arrivare?
Killa:L’ho detto prima, i primi destinatari della mia musica sono le persone che tengo intorno, orgogliosi del fatto che qualcuno canti le loro storie e le porti in giro come faccio io. Lo faccio per la gente che lavora, per chi studia in cerca di un futuro migliore, per chi affronta ogni giorno un qualunque problema che la società moderna porta con sé, non me ne frega davvero nulla del v.i.p. o del figlio del commenda, lo dico anche nei miei testi; questa è roba per gente umile e semplice come la mia musica.
Sbu: Quali sono le tracce che ami di più?
A Lecce 2007, Rinnegato, Gang Bang e Fuorilegge credo siano i pezzi che nel complesso ascolto più volentieri. Sono tracce che hanno un impatto più immediato, anche per questo le ho messe nella prima parte della track list del disco; mi piace molto anche La Storia Della Gente Comune, perché è molto introspettivo: rimango una persona comune, come il fabbro, il cuoco o il lavapiatti. Non frequento i divanetti nei privè del club, ma le panchine delle villette del paese; una roba molto diversa.
Sbu: io non lascio chi mi ha dato il pane /chi ha cambiato le mie giornate/ chi mi vuol bene chi mi vuol male/ chi mi viene in contro quando voglio mollare/ ( a lecce) Nei tuoi pezzi si denota un forte senso di appartenenza alla tua terra nono stante le difficoltà. I giovani meridionali disagiati sbagliano a voler mandare tutto a fare in culo, e andarsene a cercare un lavoro a Nord?
Killa:E come dare torto ai miei amici che erano qui seduti affianco a me e da un giorno all’altro sono partiti via? Ci ho pensato mille volte anche io, ma l’attaccamento alla famiglia, alle amicizie e a questo posto ha sempre vinto (oltre al dispendio economico che comporterebbe la cosa, perlomeno inizialmente); sono Killa Cali perché vivo Calimera da quando sono nato e un giorno spero di poter girare il mondo, ma da turista.
Sbu: questa roba è mia/ nuova roba nuova era,nuova melodia /quando batte un altra batteria lascio che il mio cuore vada e/ le parole sopra al foglio lo tengono a bada (cronache da un altra terra).Nella tua arte c’hai messo cuore, sentimento e passione per il rap. Diglielo a tutti quanti quanto conta il cuore in questo genere! ;)
Killa: Ti correggo, ma senza alcuna presunzione: la mia è passione per la musica vera, quella che nasce dalla vita vissuta, da quello che si è visto e da quello che si è provato; del rap ti giuro che non me ne frega nulla…nei miei testi non dico mai “rap”, “hiphop”, “flow”, “beat”, “jam” o “freestyle”, ho chiuso con questa terminologia…io sono più in là, un bel chilometro avanti tutto questo. Sfrutto questo mezzo come potrei sfruttare qualunque altro genere musicale. Premesso questo, non posso darti torto quando parli di cuore e sentimento: nella musica e nell’arte in generale credo siano i protagonisti in assoluto; ognuno parla di quello che più gli sta a cuore e io mi sforzo di farlo nel modo migliore.
Sbu: Nel disco parli ovviamente del Sud, e rispetto agli altri in giro tra le tue rime c'è poca coca, zero puttane e nada cazzeggio fasullo nei club tutta roba seria e qui ancora complimenti. Ma di donne non parli per niente rispetto ai tuoi colleghi! ma lo sai che se firmi per una major un pezzo per le signorine lo devi pur fare? scherzo!
Killa: Ci sono cose di cui mi piace parlare, altre meno…Amo parlare delle problematiche reali del Sud e questo lo si capisce dal primo momento; ciò non significa che non sono aperto ad altre tematiche, anzi…nei brani che sto preparando per il mio primo disco ufficiale affronto discorsi nuovi e originali, anche per evitare di essere etichettato ed infilato all’interno di questo filone pseudo-gangsta che odio e che è palesemente finto. Le donne sono un argomento delicato, ho una ragazza da tanto tempo, la amo e la rispetto più di ogni altra cosa, la figura femminile ha bisogno di una grande conoscenza interiore e quando scriverò di una donna dovrò farlo in maniera superiore. E io sarò il primo a farlo…
Sbu: I dissing: vacca e nesli contro yoshi (http://hiphopvita.blogspot.com/2008/04/vacca-e-nesli-contro-tormento.html ), inoki contro Frankie(http://hiphopvita.blogspot.com/2008/03/inoki-dissa-frankie-hi-nrg.html) . Che ne pensi del dissing in generale e i tuoi colleghi in questione?
Killa: Io non capisco perché in Italia ci sia tanta competizione per quelle quattro briciole che si dividono; dovrebbero dirsele in faccia le cose e magari darsele di santa ragione…ma perché cantare il proprio rancore verso qualcuno in questo modo stupido? Peraltro parliamo di gente adulta, perlomeno sulla carta d’identità… Non conosco Tormento, né Vacca e non voglio giudicarli perché sono robe loro e a me non interessano. Parlo in generale, ritengo il dissing una roba stupida, comprendo sia naturale fare riferimento alle proprie storie, lo faccio anch’io…ma se ho dei problemi con te vengo a risolverli in faccia, al contrario di qualcuno che invece preferisce fare il galletto a distanza e poi di fronte fa la solita gran bella faccia (di cazzo).
Sbu: Cosa ascolti di Rap Italiano appunto? E di americano?
Killa: Ascolto il rap italiano semplicemente per aggiornarmi, il più delle volte mi annoia e non mi trasmette nulla; probabilmente molte persone potranno pensare la stessa cosa della mia musica, non lo escludo. Credo che Marracash sia l’artista con più talento ora e con più roba da dire, mentre Amir e Inoki mi piacciono per come interpretano un certo suono più moderno e ascoltabile. Per il resto solo States: Nas, The Game, T.I., Young Jeezy, Cam’ron, Jay-Z, Fabolous, UGK, Papoose, Saigon, D-Block, Mims, B.G., Terror Squad…
Sbu: Com'è lavorare con gente come Gue e Amir?
Killa: Con Guè ci siamo beccati un paio di volte qui in Salento, abbiamo registrato South Family presente su Amore Per Il Gioco del 2006 e stabilito un rapporto di collaborazione che mi ha portato sul suo mixtape Fast Life, è stato un vero piacere e sicuramente ha dato maggior luce alle robe mie vista la sua fama nazionale; con Amir è diverso, siamo persone più simili, siamo sulla stessa linea di pensiero su quasi tutto ed è davvero formante per me discutere e consigliarmi con lui; mi sta aiutando tantissimo nella diffusione del mixtape nuovo e avremo a che fare per tanto, tanto altro tempo…non aggiungo altro per il momento, ma con Amir si sta costruendo un progetto di lavoro serio.
Sbu. Se dovessi scegliere dei produttori americani per i tuoi pezzi chi chiameresti?
Killa:Just Blaze, Dr. Dre, Cool And Dre e The Runners…andrebbero bene? Eheheh…
Sbu. Certo, sei ambizioso come pensavo! ;) Sono noti i tuoi buoni rapporti con i tipi della Dogo Gang e quelli della Prestigio Record: possiamo aspettarci altre tue collabo con loro?
Killa: Con Del e Montenero siamo in contatto per delle nuove robe, con Amir e Ceasar vedremo di iniziare a lavorare in maniera costante e seria; E-Money direbbe “già avete capito…” eheheh…
Sbu: Stai lavorando ad un eventuale altro album? come sarà? ci puoi dare qualche piccola indiscrezione a riguardo?
Killa: Non posso dirvi tantissimo, semplicemente che dopo tre mixtape credo di essere pronto a buttare nel mercato un prodotto ufficiale che possa essere promosso a tutti i livelli, audio, video e grafico, con dei live showcase e una buona visibilità pubblicitaria.
Sbu: Ma i Mas Mas torneranno?
Killa:Ripeto quello che dico ogni volta che mi si parla di Mas Mas, non è in cantiere un progetto di gruppo, ma in ognuno dei miei lavori sono sempre coinvolti Rako Alma, Nai.Mercuana, Gasi Tano, Lidi Waza e tutti i ragazzi che hanno girato e girano ancora intorno al nostro gruppo; discorso valido anche per il mio prossimo disco.
Sbu: La maggior parte dei beat dei tuoi lavori sono di Rako Alma. Quanto fa bene a un mc avere un produttore così talentuoso?
Killa: E’ importantissimo, se poi pensi che Rako Alma è prima di tutto un amico (Mauro) che è a mia disposizione, mi aiuta nella promozione dei lavori e mi consiglia quando si tratta di selezionare strumentali anche di altri producers…avrai capito che il suo apporto è fondamentale alla causa.
Sbu: Ci sarai nel disco di Aban?
Killa: Certamente, non vi dico in quale veste per non anticiparvi nulla però…
Sbu: Conosciamo Killa Mazi, chi è Sebastian? Cosa fa nella vita oltre che il rap?
Killa: Faccio la vita tipica dei ragazzi della mia età nel mio paese, ho 23 anni e spero di laurearmi entro l’anno accademico in Scienze Sociali per la Cooperazione Internazionale, lo Sviluppo e il Non-Profit, amo cazzeggiare con gli amici e con la mia ragazza, giocare a pallacanestro, ascoltare buona musica, leggere qualcosa di serio e guardare i bei films che non siano quelli che ci vengono propinati in tv.
Sbu: Ti lascio la possibilità di dire a tutti, chi odi e chi ami, quello che non hai mai avuto occasione di dire sinora, o di salutare la gente che ti pare.
Killa: Dico in generale che dovreste avere più rispetto di voi stessi, quando ascoltate musica e quando scegliete da che parte stare. Odio il finto che avanza, la persona che finge non si rende conto che è riconoscibile a distanza di chilometri, mentre quella vera non se ne frega nulla di niente e nessuno. Un saluto a tutte le persone che mi vogliono bene e che mi supportano. Grazie.
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6 commenti:
KILLA CALI é IL NUOVO MESSIA....
MIKE 360
IL NOSTRO MESSIA :)
...belle le domande nelly,thanxxx...
killa
complimenti a te per il disco e le risposte, voce del salento! ;)
bella intervista! un altro rapper che sta tra noi "comuni mortali" ;)
bella la conversazione dall'inizio alla fine. complimenti x killa che a me piace tantixxx!!!!!!!!!!!!!!
da cate
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