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sabato 8 novembre 2008

L'ultimo arrivato: Sgarra


Ancora Dogo Gang, questa volta con la new entry Sgarra! Milanese di 28 anni, come ben sapete ha sfornato "Disco Imperiale, un album lanciato free in rete, che sta ricevendo i favori diel pubblico e della critica. Lo abbiamo contattato per conoscerlo meglio...

Puoi raccontarci il tuo background, la tua storia il tuo incontro con la cultura Hip Hop

Ho passato tutta l'adolescenza in strada a cazzeggiare con gli amici di quartiere .
Parchetti ,piazzette, motorini, partitelle a pallone e le solite robe che fanno i ragazzini.
L'interesse per la musica è arrivato ascoltando i vinili di mio fratello, tra questi quelli che ho praticamente consumato sono stati "Tougher Than Leather"
dei RUN DMC e "3 Feet High And Rising" dei De La Soul.
In pratica è da quando avevo 13 anni che ascolto hip hop, il rap già da allora mi piaceva più di ogni altro genere.


Come hai conosciuto i Dogo?
Fra me e i Dogo c'è un rapporto che oramai va avanti da più di un decennio.
Io e Jake ci siamo conusciuti in piazza nel 95, abbiamo fatto un anno di superiori assieme e dal quel momento si è stretta una forte amicizia che dura ancora oggi. E' stato lui che mi ha spinto a rappare.
La maggior parte della crew l'ho conusciuta nei '90 al famoso muretto di Piazza San Babila
la nostra amicizia viene prima di qualunque collaborazione musicale.


Cosa fa Sgarra nella vita?
Mi sveglio tutti i giorni per andare al lavoro..Nel frattempo coltivo vizi e passioni.

"Libero il mostro che non riesco a tenere a digiuno
Bastardo faccio solo i miei interessi
Non verso lacrime per me lo fanno già i miei testi"

Da dove ti nasce il desiderio di far rap? E'un'esigenza espressiva o c'è dell'altro?
Guarda,ho scritto il mio primo pezzo nel 2005,sono andato in studio da Deleterio a registrare e mentre ci ascoltavamo la prima strofa lui mi guarda e dice: " Cazzo! non credevo venisse così bene!"
da allora non ho più smesso.
Ogni volta che mi viene in mente qualcosa di potente scrivo.. si, penso che oramai sia un'esigenza.

Hai 28 anni... pensi che il rap sia possibile farlo a qualsiasi età o credi ci siano dei limiti per i piu grandi?
Non penso ci siano limiti di età per fare musica.
Probabilmente un 30 enne rispetto ad un ragazzino avrà un approcio diverso nel raccontare, forse i concetti saranno più maturi insieme ad un bagaglio culturale e un vissuto più ricco.
Personalmente ho cominciato tardi rispetto a molti..ma credo che questo mi abbia aiutato dopo tanti anni di ascolto.
Ad ogni modo credo che chiunque con un buon flow e delle cose da dire possa fare rap.

Com'è nato Disco Imperiale?

Ho semplicemente voluto fare un esperimento,
raccogliendo tutti i pezzi che ho registrato negli ultimi due anni e scrivendone di nuovi con il resto della gang.
A lavoro finito abbiamo deciso di metterlo in free download, per vedere se la gente avrebbe apprezzato questo progetto.
C'è stato un buon riscontro e siamo soddisfatti.
New video DOGO
Qual è la traccia alla quale sei piu legato in particolare?
Disco Imperiale.. dopo quel pezzo ho deciso di fare un album di presentazione.

Parlando del tuo progetto musicale, c'è un concetto di base che fa da legame all'intero lavoro?
Non c'è stato da parte mia un vero e proprio lavoro nella ricerca di un filo conduttore tra le 11 tracce del disco.
Sinceramente la maggioranza dei testi contiene esperienze e visioni personali, il resto è intrattenimento.

Come descriveresti il sound di Disco Imperiale?
Le 6 tracce prodotte da Jake sicuramente hanno un suono più techno che hip hop, cosa che caratterizza l'intero lavoro e lo stesso producer.
Abbiamo voluto sperimentare, daltronde è questa l'idea che avevo fin dall'inizio.
Musicalmente credo che ci siano dei buoni spunti per i progetti futuri.

Sono daccordo! E' stato bello scoprire meglio Jake La Furia nelle inedite vesti di producer. Come giudicheresti la sua prova?
Trovo che abbia delle buonissime idee e capacità.
Probabilmente ai più tradizionalisti può non piacere, credo lo preferiscano come rapper,
ma ogni volta che in studio mi faceva sentire un suo beat ci trovavamo subito d'accordo.
Le sue produzioni hanno un tipo di suono che mi ispira subito.Per farti capire ,quando mi ha mandato il beat di Sub Zero ho scritto la strofa e il ritornello di getto.
Don Joe, Deleterio e Fat Fat con i loro beat hanno aggiunto la ciliegina sulla torta.

Quanti download ha raggiunto disco imperiale?
Nella prima settimana ha superato i 3000.


Ormai non è più difficile come in passato acquisire della musica Hip Hop. Ci sono gli store virtuali come Itunes, o p2p
come torrent o emule. O come nel tuo caso si può scaricare un disco semplicemente da un Link.
Cosa ne pensi a riguardo?
Oggi si fa tutto con internet, si comprano vestiti, si fa la spesa si pagano le bollette e si scarica la musica.
La mia è stata una scelta,come lavoro d'esordio e con la visibilità che ti da myspace, il free download è la scelta più intelligente.
Se avessi fatto un album con più tracce e molto più studiato l'avrei sicuramente fatto stampare e di conseguenza venduto.
Molte persone non sanno che dietro ad un disco c'è molto lavoro e comunque si hanno delle spese.
Comperare un CD originale vuol dire supportare l'artista preferito e permettergli di investire in lavori di maggiore qualità.
Quindi nulla di male se si scaricano i pezzi, ma se poi la roba piace comprati il Cd originale.

Quali sono le tue influenze musicali in particolare?
Ascolto di tutto. Se un pezzo spinge lo mando in rotazione finchè non sento qualcosa di più potente.

Cosa ascolti ultimamente?
Il nuovo album degli AC/DC! una vera bomba e ovviamente le ultime novità made in USA Lil Wayne T.I.
e hip hop francese.

Cosa pensi della musica italiana?
Rispetto ad altri paesi dell'Europa come Francia e Germania l'Hip Hop di casa nostra deve ancora raffinarsi a mio parere.
Gli Stati Uniti sono al top ovviamente,ma noi nel nostro piccolo stiamo facendo passi da gigante.

Pensi che il nostro hip hop stia migliorando?
Penso che ci si debba adeguare ad un suono più nuovo, non è un problema di testi ma più di produzioni.
Ci sono dei pezzi americani che hanno dei contenuti veramente grezzi ma su dei beats che mandano tutti a casa, vale lo stesso per Francia e Germania.
Comunque come dicevo prima l'Italia è sulla buona strada.
90s
Al di fuori dei Dogo, ci sono altre realtà Hip Hop che ti colpiscono?
La SouthFam di Lecce e i Co'Sang.. ottimi Mc's.

"E' freddo sotto zero, freddo come l'abisso"
"ma come bestie rimaniamo muti
come le strade gelide dove siamo cresciuti"

Siamo entrati in un era "gelida". Non c'è tutto quell'amore del quale si parla nei dischi.
La gente in strada è fredda e diffidente, si vive una vita veloce e consumistica.
Credi che la musica possa appunto aiutare i giovani spiantati in questa "Epoca Glaciale"?
Ho una visione un po pessimista a riguardo.. Milano, obbietivamente è un posto di merda per vivere
a qualunque età, penso che la musica possa aiutare in determinati momenti, ma una volta spento l'IPod, i problemi.. se ci sono rimangono.

"Per Strada l'unica fede rimane quella del branco/ per questo Cristo da un po' non cammina al mio fianco."
Hai un buon rapporto con la "fede"?
Credo. A volte di più a volte meno.

Questa è una storia fra tante
forse non era importante
rimane solo l'orgoglio
l'amore non è per sempre
rimani solo a pensarci ma fra le mani niente
rimane solo l'amore con le sue conseguenze

Sei stato forse l'unico in Italia ad aver il coraggio di fare un pezzo contro l'amore sputtanato delle canzoni.
Anzi in "Le Conseguenze" sei proprio incazzato, il che va contro con quell'idea di amore che tiene felici tutti i programmatori radiofonici.
"l'amore non è per sempre " è un concetto che ribadisci in più riprese. E una canzone in cui molti ci si rispecchieranno.
Ma è davvero diventata difficile la convivenza amorosa tra uomo e donna?
Se metti da parte l'egoismo è possibile che si trovi un compromesso.
In una città come questa è più facile fare 6 all'enalotto che rimanere per tanto con la stessa ragazza.


Ti sei mai esibito in pubblico?
Durante la presentazione di " Fast Life" al Leonkavallo ho cantato una strofa con Guè Pequeno..la prima volta dal vivo, sicuramente fra un po ripeterò l'esperienza.

Ti senti soddisfatto del disco? Hai intenzione di fare qualche video?
Si è molto gratificante uscire con un lavoro proprio,per quanto riguarda il video stiamo pensando di girare Sub Zero.
Vedremo di fare qualcosa di originale.


Per concludere un consiglio a tutti i ragazzi che hanno scaricato o scaricheranno il tuo disco
Consiglio vivamente di spingere sempre e solo roba DOGO GANG!
Bella a tutti
Sgarra

giovedì 6 novembre 2008

Sul ritorno di Groove: Parla il caporedattore Andrea Teskio

L'unica vera rivista Italiana sulla musica Urban /Black si accinge a fare il suo trionfale ritorno nelle edicole il 15 novembre. Pe l'occasione abbiamo rintracciato Andrea Teskio caporedattore di Groove Magazine!

Si sentiva la mancanza di Groove, ma in tanti non abbiamo mai perso le speranze... Chi meglio di te ci può dare una bella schiarita, circa la sua prolungata assenza nelle edicole...
Beh, il fatto che si sentisse la mancanza del giornale, vuol dire che il segno in qualche modo l’abbiamo lasciato. Questo mi rincuora. Per chi fa un mestiere come quello del giornalista, sapere che là fuori c’è qualcuno che attende con trepidazione di leggere la rivista che fai è una delle più grandi soddisfazioni... Circa le ragioni dell’assenza dalle edicole, direi che è tutto legato alle recenti vicissitudini passate dalla Today spa, casa editrice che edita Groove e altre testate come Rock Sound, Rockstar, Freeway, ecc.
Sul finire del 2007 la Today spa è stata messa in vendita dal fondo d’investimento che ne deteneva la proprietà. Durante questa fase si sono fatti parecchi potenziali compratori. Questi purtroppo, alcune magagne amministrative, per cui si sono tirati indietro. Nel frattempo tutto il comparto marketing e amministrativo ha dato le dimissioni da Today per confluire in un’altra società concorrente, lasciando così la Today priva di venditori per la pubblicità (vitale per le riviste). Successivamente è subentrata un’altra società per una gestione temporanead della Today. Questa, una volta verificato che Groove non aveva più la proprietà e la licenza del marchio, e neppure un contratto che sanciva ad esempio il legame con i tedeschi di Juice, ha pensato bene che fosse meglio sospendere la rivista e dedicarsi alle rimanenti. Ma non è finita, perché pure questi ultimi dopo un mese appena si sono tirati indietro e a noi lavoratori (eravamo circa 40 in tutta l’azienda) a quel punto si è prospettato un periodo di cassa integrazione forzato. Dopo sei mesi di tribolazioni in nostro soccorso è giunta la Acacia Edizioni, nuova e coraggiosa casa editrice che ha preso tutto in blocco, ha sistemato le cose e ha ridato il via a Groove, dandoci la seguente motivazione: “La rivista è bella: perché sospenderla?”.


Quindi niente più Juice ma Groove?
L’accordo con i tedeschi di Juice non è stato perfezionato, colpa del precedente amministratore della nostra società. Ora continueremo come Groove Magazine (marchio collaudato), lo vedrete dal nuovo numero in edicola dal 15 novembre (alla faccia di chi ci voleva male!) ;)

Come sarà il nuovo Groove?
Sostanzialmente la struttura di Groove rimane invariata. Ci saranno alcune nuove rubriche e ne arriveranno altre con il passare del tempo. Ma sarà sempre il vecchio Groove. Saremo un po’ più aperti alle cose non strettamente hip hop, ma connesse con la urban culture. Questo ci permetterà di spaziare e non chiuderci nel solito “ghetto”. Il prezzo della rivista rimarrà invariato e ci sarà un esclusivo sampler in download gratuito. Altra novità: partiamo come bimestrale, un po' come successe all'inizio.
Me, Dan C  Fabri Fibra talkin bout hip hop
Ci saranno novità anche per quanto riguarda lo staff della rivista e il vostro sito Web?
Qualche collaboratore lo abbiamo perso per strada (Bus), gli altri sono stati tutti confermati. Oltre al sito, già esistente da anni e attualmente in ristrutturazione, ora abbiamo anche un MySpace dedicato: www.myspace.com/groovemag_italy. Chiedete l’add!!!

Durante la vostra assenza avete ricevuto delle mail da parte dei lettori?
Mmmh... Qualche lettera è arrivata, ma poche. Ho notato che negli ultimi anni i ragazzi hanno perso la voglia di corrispondere... Saranno gli sms? I telefonini? Boh!
Teskio  Rido support The DJ League!Nel nuovo Groove i lettori avranno qualche spazio particolare?
Ci sarà la solita pagina istituzionale della posta (Open Mic). Mi raccomando: scriveteci numerosi per consigli, pareri e quant’altro!!! Nella nostra petizione simbolica a Groove Magazine hanno firmato almeno un centinaio di ragazzi. Vuoi dire qualcosa a questa gente?
Un milione di grazie, sia a chi ha messo in piedi la petizione, sia a chi l’ha sottoscritta!!! Lavoriamo per voi tutti, per voi e basta!

Tornando alla musica come ti sembra la situazione dell'Hip Hop in Usa in questo momento?
A mio personalissimo parere la situazione non è delle migliori, sia a livello artistico che di business, A parte i soliti Kanye West, Jay-Z, Lil Wayne, c’è veramente poca roba interessante in giro. L’underground è ancora vivo, ma i grandi scricchiolano. Anche l’hip hop sta subendo la grave crisi che ha colpito la discografia e i grandi numeri di vendita sono storia vecchia. Bisogna tenere duro e sperare in un nuovo corso.


E della situazione dell'Hip Hop italiano?
Rispetto all’America, in Italia ce la caviamo meglio. Le teste hip hop ci sono, e scalciano! Per fortuna, mi sembra che una certa “fregola” del contratto a tutti i costi con le major sia passata. Solo in pochi ce l’hanno fatta. Ma è giusto così. Ritengo che sia meglio rimanere indipendenti e continuare a fare le proprie cose. Chi sogna di vivere con la propria musica... Beh, non tocca a me infrangere i sogni, ma sono alquanto pessimista a riguardo.
Little bit tired...
Che ne pensi del nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama?
Sono contentissimo! La sua elezione mi ha ridato un po’ di speranza nei confronti degli americani. Peccato che invece qui in Italia...

Grazie per la tua preziosa disponibilità. In questo ultimo spazio ti lascio carta bianca. Puoi dire quello che vuoi. In bocca al lupo per il ritorno del nostro grande Groove Magazine!
Grazie a te per l’attenzione, ma soprattutto grazie a chi ci segue e supporta. Cercheremo di fare il nostro lavoro al meglio delle possibilità, senza preferenza alcune e sperando di restare in circolazione per un bel po’ di anni. Se volete scambiare un saluto, fate un salto il 29 novembre a Faenza, all'Hip Hop MEI. Saremo presenti per premiare Vincenzo da via Anfossi e il suo “L'ora d'aria!”.

lunedì 22 settembre 2008

Charlie P: la nostra stella

© 2005 Paola Ghirotti
Questo è il bello di un blog: Puoi ottenere quella genuinità che manca alle riviste … Semplicità, genuinità, e spontaneità. Sono le parole chiavi alla scoperta di questo ragazzo siciliano che fa il cantante, ma è come uno di noi. Ama la musica come tanti la fuori.

Dal writing ,alla smisurata passione per la musica: Dai primi testi, al canto, dai primi showcase a Different, chi è in realtà Charlie P?

Un ragazzo catanese di 25 anni con una grande passione, quella della musica, ed in particolare della black music.
Come dico in "Musica", il mio ultimo singolo, il primo testo l'ho scritto a 14 anni ma non era un pezzo r'n'b o hip hop bensì brit pop!!!
Poi mi è capitata tra le mani una cassettina, un mixtape di Piotta e Robba Coatta, e sono rimasto folgorato! Prima pensavo che il rap fosse musica di serie b, perchè bastava parlare su una base per farlo, ma da lì mi sono appassionato e ho iniziato un viaggio a ritroso, partendo dai pezzi hip hop per scoprirne i campioni, tutti i gruppi funk e soul anni '60 e '70... e mi s'è aperto un mondo!! Così ho scoperto artisti come Al Green, Marvin Gaye, Donny Hathaway, James Brown...e la lista potrebbe continuare per anni!
Nel frattempo ho conosciuto ragazzi della mia età che facevano graffiti e, vista la mia passione per disegnare i fumetti giapponesi, mi è sembrato naturale mettermi ad usare gli spray...anche se devo ammettere che i risultati non sono mai stati molto soddisfacenti! Nel frattempo continuavo a scrivere qualche testo, in inglese e in italiano, ma solo dal 2001 ho incominciato a registrare a casa di qualche amico con un microfono da 20 euro attaccato al PC...non mixavamo neppure i pezzi, però ci divertivamo un sacco! Quell'anno ho iniziato anche a prendere lezioni di canto, a fare qualche provino e ad accompagnare gruppi hip hop come vocalist durante i loro live. Poi nel 2002 mi sono trasferito a Roma per l'università e là pure ho cantato su pezzi di amici rappers, ho partecipato al musical Jesus Christ Superstar, fino a quando ho incominciato a fare dei progetti da solista di cui l'ultimo è appunto il mixtape con Dj Kamo "Different".





L'Hip Hop è uno stile di vita, ma si cresce, a 25 anni sei la fuori e devi farti una tua rispettabilità, mollare alcune masturbazioni mentali, crearti una tua dimensione, avere un lavoro che ti aiuta ad andare avanti, insomma devi fare un po di dindini. E' il problema di tutti. Noi siamo sinceri,e i buonisti ci guardano male lo stesso. Vietato dire "voglio fare soldi", poi dicono che siamo troppo attaccati a quelli. Ci dicono che non dobbiamo farne della Musica una questione di soldi. Ma la gente che ama parlare, lo sa quanto spende un artista per fare musica, e che negli ultimi tempi è sempre un investimento a perdere?

Ho smesso da tempo di farmi queste famose pippe mentali, perdere tempo a pensare cos'è hardcore e cos'è commerciale...Io faccio Musica! Se poi la vogliamo etichettare, catalogare, vogliamo capirne le influenze e la direzione possiamo anche parlarne per anni, ma non è una cosa che mi interessa fare. E' proprio questo il concetto che sta dietro "Different", uno showcase di Charlie P che passa da pezzi pop acustici a un 16 nudo e crudo, ma quello è un discorso che va oltre i soldi o le intenzioni, è una pure dimostrazione di quello che sono in grado o meno di fare. Se la gente però si aspetta che gli artisti continuino ad investire senza avere nulla indietro comunque sappiano che smetteranno presto di scaricare il disco dello loro artista preferito, perchè non avrà più la possibilità per farlo. I soldi ci vogliono nella misura in cui un artista decida di vivere grazie alla sua musica e senza soldi l'artista sarà costretto a trovarsi un altro lavoro e a dedicare sempre meno tempo ad essa. Anche io vorrei occuparmi solo di questo, ma la situazione al momento non è delle più rosee e lo dico senza timore.



Tanti hanno constatato quanto impegno ci mette Charlie P, per la musica, per spingere la sua roba, per portarla a quanta più gente possibile. Puoi fare il record di visite del myspace, suscitare curiosità e simpatia ma manca sempre qualcosa, glielo spieghi tu ai ragazzi?

Ho potuto constatare questo, dopo qualche mese dall'uscita del mixtape: in giro se ne parla, la gente lo ascolta, lo scarica su Emule o canali simili, viene a sentire le canzoni sul myspace però ci sono due step fondamentali che mancano. Il primo è il feedback. Per me è importante, se ad un ragazzo o una ragazza piace quello che sente sul mio sito, che me lo faccia sapere! Ho un myspace, un blog, una mail...insomma i canali ci sono eccome! E se poi davvero gli piace il secondo step è comprare il cd, e non venitemi a dire che costa troppo perchè costa quanto un pacco di Malboro!!! Ritornando al discorso di prima, la creatività non viene certo a mancare, ma continuando così mancherà tanto il tempo per poterla esprimere.



Che ne pensi della situazione editoriale delle riviste Hip Hop italiane? Basement e Mood Magazine ti sembrano efficienti? Riescono a dare ciò che proponevano Groove e Db Magazine?

Guarda, il fatto che entrambi i magazine siano in free download online la dice lunga sullo stato di salute della situazione editoriale. Questo ovviamente non va ad intaccare i contenuti che rimangono gli stessi sul web o su carta. Quello che vorrei però è più spazio sulle riviste non di settore sia per l'hip hop che per l'r'n'b e che finalmente si assestasse un po' la situazione e la percezione che l'italiano medio ha dei generi. Cappellini al contrario e gesti di corna, vorrei che si incominciasse a capire di più che c'è altro dietro...ma pare che le cose stiano cambiando gradualmente.



Secondo te alcune riviste quali Superfly, fanno bene a puntare solo sull'underground americano, senza considerare minimamente i giovani talenti italiani?

Sostanzialmente la rivista è loro e ci fanno un po' come gli pare, la linea editoriale non la deve imporre nessuno se non chi dirige la rivista. Per me stare su un giornale in più o in meno non mi cambia il mondo, ma manco se facessero un articolo sul Corriere. Ogni tanto però ho letto Superfly e alcuni pezzi mi sono piaciuti. Avere pubblicità nelle riviste, o se non è possibile farsela nella rete va bene uguale. Avere un budget di 100,000 euro va bene. Avere un management serio alle spalle va bene. Avere un'agenzia che ti piazza 12 concerti al mese va bene. Il resto lascia davvero il tempo che trova.

Avere pubblicità nelle riviste, o se non è possibile farsela nella rete va bene uguale?

Si, la rete è uno strumento fondamentale perchè tanti artisti, me compreso, la maggior parte della visibilità ce l'hanno così ma non è sufficiente. Da soli si possono ottenere risultati, ma mai pienamente soddisfacenti, almeno questo è quello che vedo in giro.
Ma è pure un problema dell'Italia che dorme, fuori vedi persone che grazie al Myspace riescono ad avere contratti discografici perchè la gente li supporta anche comprando cd, merchandising, andando ai concerti, qua c'è molto meno questa mentalità.


Locohama is the place to be!
Perché un ragazzo può preferire fare dell'RnB, piuttosto che il Rap?

Beh è una questione di indole, sostanzialmente. Per me cantare è fondamentale, lo faccio tutti i giorni. E se non lo faccio vuol dire che sto male. Ascolto un sacco di rap, frequento un sacco di gente che ascolta rap, ma il mio cuore rimane là, i miei dischi preferito rimangono sempre gli stessi. Mi piace il pop, alcune cose electro, il rock anni '70, ma il mio amore è la soul music.


Ma l'RnB riuscirà un giorno a sfondare anche in Italia?

Se incomincerai a vedere 10 artisti r'n'b in rotazione su MTV allora ne possiamo riparlare.


Artisti Nu Soul Italiani, stilosi come nessuno quali Daniele Vit, o Souldavid mettono in free i loro lavori. La vedi come una cosa positiva?

Assolutamente no. Una traccia per myspace, una traccia per un mixtape, un EP eccetera è un conto, mettere un disco intero in free download è sintomo che c'è sofferenza a livello di vendite. Cosa che non pregiudica assolutamente la qualità artistica del lavoro, ma col tempo potrebbe andare ad intaccare quella tecnica audio e chissà quante altre cose.
Vedere che la situazione è questa mi rammarica parecchio.




Che ne pensi di?


Alessio Beltrami: un amico, grande autore e compositore

Souldavid: un bellissimo falsetto e un intenditore di musica

Emiliano Pepe: bravissimo sia al piano che alla voce

Irene La Medica: la vera madrina di questa musica in Italia!

Al Castellana: lui è il vero padrino di tutti noi, un pioniere!

Mario Biondi: superlativo, e poi è catanese come me!



Il mixtape è stato presentato come un prodotto al grande pubblico. Ma a chi vuoi arrivare in particolare?

A tutti. Dalla signora che fa la spesa e magari può apprezzare i pezzi più melodici al ragazzo delle medie che s'ascolta quelli più duri. La musica per me è di tutti e per tutti, non faccio mai una canzone pensando a chi potrebbe piacere, ma cerco di fare canzoni il più universali possibili e senza pormi troppi schemi.

graphic by Mr. Wolf
Cosa consigli a un ragazzo che ad oggi vorrebbe fare dell'Rnb? Deve fare come Meneguzzi…

Perchè Meneguzzi fa r'n'b? Consiglio di ascoltare tanta tanta musica e di fare tanti tanti esercizi, sia di canto che di scrittura. Prendere un microfono e attaccarlo al computer e fare dei provini anche senza metterli subito online, di farli sentire agli amici, di imparare dalle canzoni di successo come si struttura un brano e nel momento in cui ci si sente pronti di andare a bussare in giro e tenere le dita incrociate. Io le sto ancora tenendo

A chi ti ispiri? Hai dei modelli particolari, americani e pure italiani?

Come dicevo prima senza dubbio i padri putativi di questa musica, sia del passato che di oggi: Marvin Gaye, Donnie Hathaway, Al Green, Stevie Wonder, D'Angelo, Jodeci, Faith Evans, Erykah Badu, Angie Stone...ma per me la numero 1 rimane sempre Mary J. Blige, qualunque cosa fa
ccia, abbia fatto e farà! Di artisti italiani, mea culpa, non ne ascolto abbastanza ma senza dubbio Mina, Gino Paoli, le produzioni di Mogol, la Vanoni mi hanno lasciato tanto.




Sei per le scuole di canto o il "fai da te"? Tu personalmente che percorso hai seguito per arrivare a quello che sei oggi?

Non esiste una regola però sicuramente studiare musica fortifica, che sia da autodidatta o con un'insegnante. E' così in tutte le cose, bisogna vedere dove vuoi portare il tuo livello. Io personalmente ho iniziato a studiare tecnica vocale verso i 18 anni, quindi respirazione, emissione ecc. non solfeggio e teoria musicale. Poi quando mi sono trasferito a Roma ho studiato con Fulvio Tomaino, vincitore per due anni consecutivi dello European Blues Contest e con una carriera incredibile...mi sa anzi che dovrei ricominciare a studiare!!!

© 2007 Giulio Cangiano
Hai saggiato l'esperienza dei live. Cosa prova un emergente su quel palco? Come è stato esibirsi in Giappone?

Il live è probabilmente una delle situazioni migliori di questo mestiere. Il contatto diretto col pubblico, l'adrenalina che ti pervade, rendere uno show una festa collettiva, non una semplice riproduzione di quello che hai inciso su disco. L'esperienza giapponese è stata fantastica, anzi un doveroso saluto va a Dj Seeb che mi ha permesso di farla. Il pubblico ovviamente non capiva nulla dei pezzi in italiano, però mi seguiva ugualmente ed è proprio questa la cosa bella dell'universalità della musica.


Charlie P può essere romantico, irriverente, riflessivo, ma non ha peli sula lingua: "quando sale lui, poi tutti zitti"! Quando c'è la musica a parlare contano poco i commenti, "Se tu dici no" è la prima buona prova soul che ci hai riservato . Poi con "Nel mio Palazzo", ci metti tutti a sedere e ci racconti una bella storia. Questo pezzo nasce da un ispirazione particolare o è più semplicemente un "viaggio"?

"Nel mio palazzo" è una canzone nata assolutamente per caso, l'ho scritta una mattina durante una lezione che non avevo voglia di seguire! Non è autobiografica nè si ispira a qualcuno di mia conoscenza ma dietro c'è una seconda chiave di lettura: l'anziano rappresenta il blues, la donna sola rappresenta il soul ed il bambino l'hip hop. La nostalgia, la passione struggente e la speranza per il domani.
graphic by Mr.Wolf
Canti in italiano, persino in siculo, ma ti sta bene cucito addosso anche l'inglese. Ci parli un po di "With you" ?

"With you" è nata dal mio incontro con Grand Agent e Liv L Raynge. Io avevo scritto il ritornello sul beat di Etto e loro l'hanno sentito e hanno voluto aggiungerci le strofe. Per me è stata la prima volta come co-autore di un mio brano, ma ci siamo trovati bene ed abbiamo scritto e registrato 4 brani in 4 giorni.

"Domani" con Santo Trafficante è il classico pezzo che una ragazza amerebbe come dedica. Potrebbe essere un singolo?

No, per il semplice fatto che non ha un beat inedito. Però sono felice del fatto che il pezzo abbia un buon riscontro in giro anche grazie al feat di Santo, che saluto.



L'Rnb è particolarmente gradito alle ragazze,e talvolta sono proprio le donne le muse ispiratrici. Pose da latin lover in "Devi Crederci", "Outta Control" e "La Barista". Con l'Hip Hop riesce più facile rimorchiare?

Rispondo citando Fat Joe: "Don't you know all of us rappers are great liars? We like to exaggerate, dream and imaginate". Scherzi a parte, ogni tanto un pezzo dove si lascia spazio al personaggio più che alla persona va pure bene, io nella vita non sono affatto un playboy e nemmeno mi interessa di esserlo!



Un cantautore che si rispetti fa pezzi d'amore come il ciel comanda. "Quando un amore finisce" ti sposa bene con la chitarra. Mentre sei stato molto coraggioso in "indispensabile" in cui hai usato una strumentale più "femminile". E' facile cadere nel banale perché è il solito argomento, invece nel tuo lavoro riscopriamo la semplicità, la cosa più naturale che c'è: l'uomo abbagliato da quella creatura delicata e incantevole che è la donna. Hai una fidanzata? Quanto può influire a scrivere bene,l' avere una dolce compagna di vita?

Si sono fidanzato, e senza dubbio la mia ragazza mi ispira tantissimo in ciò che scrivo. Alle volte mi piace anche immaginare stati d'animo differenti dal mio, calarmi nei sentimenti di altre persone, immaginarie e non, e provare a capire cosa sentono. Indagare nei sentimenti degli esseri umani è intanto un'esperienza che ti arricchisce a livello personale, ed inoltre, può rendere più incisive le parole di un tuo testo se sai stare con l'orecchio proteso verso chi ti sta attorno e sai leggere dentro te stesso. L'ispirazione è alle porte in ogni momento.


La parte più calda del tape porta tre ottime club banger: "Mani su, Che Botta!, e Crolla il posto. Si potrebbero benissimo proporle alle radio?

Grazie per il complimento, sono dei pezzi che mi piacciono molto ancora oggi, anche se incominciano ad avere il loro tempo. Le radio sono un po' reticenti, ma non per le canzoni in sè, che anzi piacciono parecchio. Il discorso è sempre lo stesso, ci vuole una bella macchina dietro ogni artista che faccia sì che il tutto funzioni per il meglio.


Catanese al 100%, nel bene e nel male la propria terra è uno dei primi amori. Poi per questioni di carriera ci si sposta in centri come Roma o Milano, e viene un po di nostalgia. Eppure sembra che quel tuo andare nella capitale ti abbia aiutato anche nella musica. Non è così?

Assolutamente, mi sento totalmente romano d'adozione. C'ho passato 4 anni stupendi a Roma e non disdegno l'idea di tornarci ad abitare in futuro. Al momento la vita mi ha riportato a Catania, ma domani chi può dirlo?

"E quando ho toccato il fondo/ con lei ero pronto/a risalire e andare contro chi avevo contro". Nonostante le mille difficoltà sai bene che non puoi lasciarla vero?
"E' la musica che mi guarirà/dentro l'anima per l'eternità/cresce dentro me / ed è come se mi dicesse no, non puoi smettere". A sentire questi versi ci rimani… Poesia della Musica. Qui non serve aggiungere altre parole….

Senza dubbio, è una cosa che fa parte della mia persona e, anche se non dovessi mai riuscire a "sfondare" (bisogna capire cosa intendiamo per successo), so che continuerò a fare ed ascoltare musica per un mio puro piacere personale.


I complimenti vanno anche a un pezzo divertente come Ciuri! Penso tu sia stato il primo in Italia a fare un pezzo Rnb in Dialetto. Come ti è saltato in mente?

"Ciuri" è nata immediatamente dopo "La barista", l'anno scorso. "La barista" è nata in romanaccio, più che altro in pseudo-romano vista la mia pronuncia meridionale, perchè ero appena andato via da Roma ed era il mio modo per salutarla, "Ciuri" invece è il passaggio del mio ritorno a casa. Leggendo il testo originale, "Shawty" di Plies feat. T-Pain, sentivo che la controparte americana era troppo grezza per renderla in italiano e ho voluto farla in siciliano che, a mio avviso, da molto di più l'idea della grettezza d'origine. Oltre ad essere il primo ad avere fatto un pezzo rnb in dialetto sono stato anche il primo in Italia ad utilizzare l'autotune alla T-Pain, visto che "La barista" l'ho messo sul Myspace a settembre 2007.


Tra pezzi nu-soul, club, pop, e musica tutta suonata, canzoni di amore, canzonette scherzose e pezzi più introspettivi e storytelling, tra Soulful e Different hai dimostrato di essere un artista RnB quanto mai vario. L'altra tua caratteristica è il linguaggio semplice più comune rispetto agli altri cantanti, una voce semplice e pulita, e molta determinazione nell'indole. Sei pronto per un album vero e proprio?


"Different" è stato un biglietto da visita, ora di sicuro mi preparo a qualcosa di più grande. Non abbandonerò la produzione di mixtape, che sono sempre divertenti da fare, ma un album è un passo importante e ci vorrà tutto il tempo necessario per farne uno come si deve!



Ti facciamo gli auguri di una carriera lunga e al più presto ti auspichiamo le prime soddisfazioni. Ti lascio questo spazio per dire tutto ciò che vuoi ai ragazzi di Hip Hop Vita.

Ti ringrazio per gli auguri e per lo spazio e l'attenzione sincera che mi dai sempre su Hip Hop Vita. Invito tutti gli appassionati del blog a continuare a visitare il mio Myspace www.myspace.com/charliepmusic e a tenersi sempre in contatto con me per nuove produzioni, live e quant'altro. Un saluto e ancora mille grazie!

domenica 8 giugno 2008

Milano spara.. rime: Montenero

1. Piccolo capolavoro dell'indipendenza così ha scritto Groove di te, del tuo disco. Sarebbe bello se ci svelassi qualche aneddoto particolare per quanto riguarda la stesura dello Street Album Milano Spara.

Guarda, è stato un lavoro interminabile perché siamo dei perfezionisti in certi aspetti e tante cose le abbiamo registrate più volte x far si che fossero migliori e ricordo che è stato tragico radunare tutte le cose per rientrare nei tempi previsti...

2. Il tuo lavoro Ë stato accolto molto bene dalla critica direi. Te lo saresti aspettato, o magari era proprio il motivo per il quale avevi lavorato?

Sinceramente il fatto che il mio lavoro uscisse come un prodotto Dogo Gang non ha fatto altro che alimentare la mia voglia di dare il meglio e far uscire un prodotto valido,posso dirti che mi fa assolutamente piacere che tanta gente abbia apprezzato "Milano Spara" perché è un lavoro molto autobiografico e scritto con passione e credo che questo la gente che l'ha ascoltato l'abbia capito. mi aspettavo di essere sotto esame in quanto nuovo membro di una crew famosa e seguita come la nostra,credo di aver mantenuto alta la bandiera....


3.Molta gente come la sottoscritta al lancio di Milano Spara non ti conosceva minimamente , e appena ha sentito il disco né Ë rimasta subito colpita nel cuore. Una bella sorpresa. Come Ë stato invece per te?

Per me è bello sapere che il mio lavoro ha colpito così tante persone...con tanti pezzi punto ad arrivare al cuore e al cervello delle persone per far capire determinate cose...Quando esci con un disco di debutto hai questo chiodo fisso di sapere cosa pensa la gente di quello che hai fatto e devo dire che sono soddisfatto del calore che mi trasmettono tanti ragazzi,è una gran bella gratificazione....


3. Il potere dell'Hip Hop e quello dei grandi rapper Ë nella forza della parola e della comunicazione. Nella capacità o no di far immedesimare l'ascoltatore nelle proprie storie raccontate su 4/4. E un discorso semplice, ma non sono doti di tutti. Montenero possiede tutto ciò. Primo per chi dopo che cade s'alza per gente come monte e chi Ë di quella razza. Quanto un rapper credi possa aiutare e incoraggiare con la propria musica i ragazzi in difficoltà?


Secondo me questo è un discorso che dovrebbe essere esteso a tutti i generi musicali, ma credo che i ragazzi s'identifichino spesso con noi per una questione d'esperienze e di uguaglianza...noi alla loro età eravamo uguali a tanti di loro....credo che il bello del fare questa musica sia quello di affrontare certe tematiche in modo diretto ed entrare nell'anima dei ragazzi...credo che sicuramente la musica possa incidere sullo stato d'animo di una persona e magari aiutarlo in determinate circostanze e davanti a tante prove di fronte cui la vita ti mette...Per quanto mi riguarda, penso sia una sfida affascinante e stimolante poter riuscire a trasmettere ai ragazzi certi valori o certe esperienze personali in modo da aiutarli a uscire da qualche situazione un po’ complessa...Parlando di "Milano Spara" posso citare "Cuore di Pietra" dove tratto la storia di una ragazza madre che conosco o "Storie " dove parlo di un rapporto tra padre e figlio che vivono la situazione del carcerato, il primo e delle responsabilità che comporta questo x il secondo....Con questo, però non vorrei passare per uno che scrive solo testi "coscienziosi" perché scrivo anche tante altre cose "cafone".....

4. In Italia abbiamo una situazione sociale particolare. Andiamo verso disuguaglianze estreme della serie Tanti e ricchi e Tanti e poveri, e la classe media Ë in via di estinzione. Qualcuno torce il naso di fronte ai testi tuoi di Vincenzo, Maracash e gli altri Dogo. Ma chi vive al sud o tra la gente un tantino più emarginata sa bene il grande varco che allontana l'Italia dei Benestanti a quella della povera gente comune che con lo stipendio non arriva a fine mese. Per quanto il vostro rap possa essere fiction credo lo sia comunque fino a un certo punto perché parlate di cose reali non Ë finzione o scimmiottamento del filone gangsta-americano.Inoltre siete figli di Meridionali. Da dove vieni di preciso? Cosa pensi del nostro Sud?

Io sono nato a Milano,mia madre è di qui e mio padre è originario di un paese in provincia di Bari,è uno dei tanti venuti al nord negli anni '70 in cerca di fortuna....Innanzitutto sono orgoglioso delle mie origini e ci torno molto volentieri quando ne ho l'occasione...Per quanto riguarda la questione dei testi della Gang ti posso assicurare che di scimmiottamento non c'è traccia in quanto ognuno di noi ha vissuto certe situazioni personali che hanno influenzato la sua vita e di conseguenza il suo modo di scrivere i testi...Chiaramente alcuni pezzi sono trattati in una maniera un po’ più provocatoria ma la realtà dei fatti non cambia... E poi fidati che anche noi sappiamo benissimo la differenza tra l'essere benestanti e "stringere la cinghia" per arrivare a fine mese...

5. ì Soldi facili Ë quello che voglio
Non li chiedo a mio padre mi si gela l'orgoglio Il Sud Ë in crisi, Lí'Italia Ë in crisi. Oggi come oggi se non hai raccomandazioni, spintarelle, se non scendi a compromessi con qualcuno Ë davvero difficile trovare un lavoro. E se lo trovi Ë facile ricevere una sottopaga. Saremmo tutti dei bamboccio perché restiamo a casa con papà. Un giovane italiano con le palle di questo sistema ne ha ben donde , e la strada dell'illegalità non Ë mai cosi lontana. se un tuo fan un giorno ti chiedesse un consiglio tu che cosa gli diresti?

La storia dei bamboccioni è veramente una stronzata senza precedenti...Al giorno d'oggi fare il passo dell'abbandonare la casa dei propri genitori per una propria indipendenza è davvero un passo coraggioso perché la vita è ormai un lusso continuo...Facile parlare così quando si è in una determinata posizione sociale...La maggior parte dei ragazzi che conosco ricorre ad espedienti illegali x andare avanti in un contesto ormai sempre più difficile,con questo non voglio giustificare nessuno ma chi ha il potere di migliorare un po’ la situazione dovrebbe avere il dovere di farlo...se qualcuno mi chiedesse un'opinione o un consiglio gli direi di non farlo ma capirei quello che prova perché è quello che provo io ogni giorno...


6. perché la gente muore di fame
mentre il politico potente porta i soldi a puttane? Dopo le recenti elezioni Ë risalita la destra al governo. Destra o Sinistra si Ë avuto la sensazione che in qualunque modo fosse andata l'avremmo presa nel culo noi italiani. L'Antipolitica cresce sempre di più. Noi ci facciamo il mazzo e viviamo in mezzo all'immondizia, mentre il politico prende l'elicottero per accompagnare il figlio all'asilo. La gente Ë arrabbiata e disperata. Verrebbe davvero voglia di unire la gente come i rivoltosi delle Banlieue parigine. Qual Ë la tua posizione a riguardo?

Io penso che la politica italiana sia una merda,non voglio addentrarmi in discorsi che non fanno per me ma posso dirti che vivendo a stretto contatto con la gente sul lavoro percepisco un esaurimento collettivo dovuto alla pessima situazione,economica e non,in cui è sprofondata l'Italia..C'è troppo divario tra le classi e chi dovrebbe tutelare il popolo pensa solo ad arricchirsi e fare i propri interessi a spese della povera gente che ogni mattina si alza all'alba per provare a dare un futuro ai propri figli,a riuscire a mantenere la propria famiglia e a farla vivere in un modo dignitoso...
7. Autocelebrazione, story telling, buona capacità di linguaggio, e stile di scrittura ragionato e accorto. Per essere uno Street album non hai dato il meglio ma di pi˘. Cosa dobbiamo aspettarci da un tuo prossimo lavoro ?

Il prossimo lavoro sarà più ragionato,in questo abbiamo voluto inserire tutto quello che avevamo..nel prossimo sicuramente penserò di più a determinati aspetti di cui in "Milano Spara" non mi sono tanto curato essendo uno Street album..Ho già qualche idea per la testa,speriamo di riuscire a convertirle in musica in modo soddisfacente...


8. A molti viene da chiedersi come potevano essere i tuoi testi prima dell'entrata nei Dogo. Siete tutti simili ma diversi nello stesso tempo. Sei influenzato dallo stile e la bravura dei tuoi colleghi o la tua arte aveva già il piglio che conosciamo anche prima dell'affiatamento con I Dogo?

Prima di entrare nella Gang i miei testi erano gli stessi,sicuramente sono influenzato dal resto della crew perchè noi siamo i nostri primi fan ma non a tal punto da "modificare" il mio stile o tematiche...Però se ti dicessi che ascoltare i pezzi degli altri non mi stimolasse mentirei...

9. Com'è lavorare con Don Joe, Gue, Jake e gli altri?

Innanzitutto è un onore poter far parte di una crew come la Dogo Gang...Io ero un loro grandissimo fan e quando si è concretizzato il nostro sodalizio ero al settimo cielo...è sempre stato un sogno poter lavorare con loro...sono sempre molto perfezionisti nel loro lavoro e mi hanno aiutato sin dall'inizio con mille consigli...quando ci ritroviamo in studio c'è sempre una grande attesa per sentire quello che gli altri hanno fatto...

10. Il tuo album sembra sia stato poco pubblicizzato, rispetto a tutti agli altri prodotti della Gang. Non riusciamo proprio a vederti come un ìMembro Minore come qualcuno sostiene, e in Benvenuti nella giungla hai fatto delle ottime strofe. E se un giorno una Major venisse a bussare pure alle tue porte?

Se un giorno qualcuno bussasse ci penseremo....Pur sapendo che è molto difficile se non impossibile visto la disfatta totale del mercato discografico in Italia,ci penserei...perché no?Certo,ci sarebbero mille cose da programmare e decidere bene ma non lo escluderei a priori...

11. Groove ti ha dato cinque stelline al disco. Magari non ti hanno dato tutto quello spazio, ma hanno parlato molto bene di te e del tuo lavoro. Sei daccordo con la marea di Haters di Groove che sostengono sia una mafietta e spinge solo gli amici degli amici, artisti di Vibra, ecc?

Sinceramente nel mio caso non c'è stata nessuna raccomandazione o "spinta" da parte di qualcun altro per farmi pubblicare....mi ha contattato il giornalista(Michele Cavagna,che tra l'altro è stato mitico) e abbiamo programmato l'intervista senza nessun intermediario o simili...Per quello che ho potuto vedere io non ho riscontrato nessun tipo di favoritismo,poi se Vibrarecords è l'unica etichetta di Hip Hop italiano in Italia un minimo conosciuta non penso sia colpa di Groove....Magari in alcuni casi hanno tralasciato qualche buon esponente,ma non credo per questioni di "mafietta" ...

12. Saprai che l'editore Ë in odore di fallimento e la rivista Ë sospesa. Come la vedi la probabile scomparsa dell'unica rivista Hip Hop nelle edicole italiane , dopo otto anni della morte dell'altra grande Aelle?

Penso sia tristissima come cosa...Penso ai ragazzini che vogliono tenersi un minimo aggiornati senza disporre di una connessione internet e mi dispiace non abbiano più questa opportunità...Groove è l'unico giornale che tratta in un certo modo questa musica in Italia e se dovesse scomparire non sarebbe una bella cosa,anzi....13. Milano Sparaî Ë andato parecchio anche in rete. Ti ha aiutato a diffondere meglio la tua musica, o ti ha mandato letteralmente in bestia (magari per le vendite)?

Avevo messo in preventivo che un sacco di gente sarebbe ricorsa alla rete per procurarsi i pezzi...Però non nego che trovare in rete 100 fonti la sera stessa mi abbia un po’ fatto incazzare...ma d'altronde questa generazione non ha la mentalità per queste cose...mi spiego meglio...se ti reputi un fan di un artista dovresti supportarlo comprando il suo cd,perché se tutti si scaricano il disco questo artista non vende e probabilmente non avrà più modo di rifare un altro lavoro...ma è anche una questione di comodo,non penso che i ragazzi non abbiano 15 euro per comprare il cd del loro artista preferito...

14. Visto che ormai si vende poco, secondo te più essere una buona soluzione in ambito Hip Hop puntare sul mercato dei Mixtape a basso costo, come fanno negli Usa?

Potremmo ricollegarci alla domanda prima..potrebbe essere un'ottima soluzione ma tanti penserebbero che il cd lo possano avere senza pagare un euro che
è sempre meglio di 5 euro...è tristissima come cosa perché dietro un disco ci sono tanti sacrifici,sbattimento e sudore..e poi vuoi mettere la confezione con il booklet,le foto,ecc?

15. Cosa fa nella vita Montenero oltre che il rapper?
Niente,mi godo i miliardi che abbiamo fatto con i dischi...Purtroppo la gente pensa che siamo diventati ricchi,la realtà è che ogni mattina mi sveglio alle cinque per andare a lavorare...

16. Ci dici qualcosa del tuo collega Sgarra?

Sgarra è l'ultimo entrato nella Gang...sta lavorando al progetto d'esordio che tra poco vedrà la luce...Sarà un cult per gli amanti degli anni d'oro ma non solo...

17. Tenendo fuori i Dogo mi dici almeno un nome di un rapper e un nome di un beat maker italiano che stimi?

Mi spacca troppo Noyz,davvero un grande...e Louchano come beatmaker,senza tralasciare Fat Fat che sta preparando roba nuova...Poi mi piace la roba South Fam,grande collettivo...

18. Che dischi ascolti ultimamente?
Prodigy "HNIC 2",Rick Ross "Trilla",Lil' Wayne "The Carter 3"e poi un sacco di roba per me sempre attuale...ci sono dischi mitici che continuo ad ascoltare,roba Queens,ecc...e ho sempre la mia playlist Dogo Gang...

19. Vuoi chiudere l'intervista lasciando un messaggio particolare ai fan, agli haters, e alla tua gente?

Volevo salutare chi c'e mi supporta,un vero abbraccio alla mia famiglia e a chi sa senza bisogna che io dica...DOGO GANG FOREVER

sabato 31 maggio 2008

Intervista all'Uragano Babaman

1. In un periodo non proprio felice dell’Italia in generale, nella discografia italiana, e la nostra scena Hip Hop, è bene affidarsi alle Positive Vibration di un artista nostrano. E se parliamo di Babaman siamo in buone mani. Innanzitutto sarebbe interessante chiederti come te la passi, soprattutto ora che sei alla terza uscita ufficiale di un tuo prodotto Ragga. Complimenti.

B-Grazie per i complimenti... Come me la passo? Bè abbastanza bene dai,grazie a Jah Rastafari I le cose procedono,sono soddisfatto di "DINAMITE" spero che anche i miei sostenitori siano contenti e mai delusi.

2. In italia, voi artisti ragga siete sicuramente più all’ombra rispetto ai vostri colleghi rapper. Ma nella vostra micro-scena si contano davvero tanti artisti cool, tanti altri nuovi e con grande talento, qualche altro con background di tutto rispetto. Volendo fare tre nomi parliamo di Babaman, Sud Sound System e Africa Unite. In quanto artista di punta del genere in questione, senti il peso e la pressione di responsabilità, o lo trovi di più uno stimolo per vivertela meglio?

B-Artista di punta? Questo concetto mi è nuovo...io faccio solo il mio,rispetto i miei colleghi ma il peso della responsabilità lo sento solo quando scrivo,perchè quello che dico è canto è preso sul serio dai ragazzi.
Non posso permettermi di dare un esempio sbagliato o inneggiare a qualcosa nel quale nemmeno io credo.



3. Quanto le Positive Vibration aiutano a vivere meglio?

Bè lodice la parola no?Vibrazioni positive,qualsiasi cosa "positiva" giova alla nostra vita...provare per credere!

4. Perché “dinamite”?

Perchè è parcchio dance hall,molto aggressivo.
Basta ascoltare tracce come "La bestia" o "Lo sanno" quando le canto ho la schiuma alla bocca! Hai presente un pit bull? Hehehe!

5. Bassi Maestro è un artista straordinario e il fatto di ritrovarlo pure in produzioni stile Riddim, come nei tuoi album aumenta il suo già prominente valore. Com’è lavorare con lui? Quanto è stato importante nei tuoi tre lavori?

Ho già risposto a questa domanda piu' volte...Bassi è un grande professionista e un amico.
Bassi Maestro è ormai un'istitizzione dell'hip-hop italiano...io ormai lochiamo "Bassi Ministro" Big up Busdegedee!!!

6. Ci parli un po degli altri producer Bolla Gee e Rinoralis?

Bolla è un caro amico,aveva prodotto anche "Canto Nyahbinghi"
in "Come un uragano"...lui oltre a usare il sampling suona chitarra e basso,è sempre un piacere lavorare con lui.
Rinoralis...nome nuovo eh? E' invece è un personaggio veramente old scool,ci conosciamo da una vita,è un producer milanese di grande qualità...un pazzo del sampling...ha prodotto anche dei beat per Medda Mc.Eravamo insieme anche in "Animali da Falò".7. Com’è nata la collaborazione con Jahlinga?

Mitico JahLingua!Ci siamo conosciuti con myspace,poi ci sentivamo per telefono(lui parla bene lo spagnolo).
Da subito ci siamo resi conto che la pensiamo allo stesso modo...io lo stimo molto,è tecnicamente potentissimo.
Lui era preso benissimo e ha voluto addirittura produrre il beat.
Una collabo davvero piacevole.

8. Quanto ti senti visibile all’interno del panorama musicale italiano (almeno in termini underground). Pensi di essere supportato per il meglio, o credi che ti ci voglia più pubblicità?

Mah dipende. Io non sono un artista pop...in termini di underground sono soddisfatto...i miei fans mi osannano in titta Italia,sono lusingato.
Ai live sento il calore della gente che mi vuole bene.
Ma se vi aspettate di vedermi a festivalbar o top of the pops bè...mi sentirei un po un pesce fuor d'acqua.
Per intenderci,non ci vedo nulla di male ma io personalmente non mi ci vedo.Cantare il ragga è il mio lavoro e lo faccio dove mi dicono di farlo...ma tu mi ci vedi a cantare "ganja friend" a festivalbar? Io no.


9. Credi che dopo la scomparsa di Magazine per la Black Music nelle edicole italiane, Myspace e Internet siano sufficienti per la visibilità di voi artisti underground?

Penso che sia un peccato ma che comunque chi deve sapere sa...perchè ci tiene a sapere.
Chi non sa,non si interessa, fa parte di quella schiera di pubblico che personalmente non mi interessa conquistare piu' di tanto,faccio il ragga-hip-hop ,roba di nicchia, roba per intenditori. Se vogliono roba facile e stupida per ragazzini bè Babaman non fa al caso loro.
Non ci sono le riviste? Pazienza l'underground è sempre presente.

10. Ti piacerebbe fare un disco per una Multinazionale o preferisci la strada dell’Indipendenza?

Dipende,bisogna vedere di cosa stiamo parlando.
Multinazionale o no bisogna vedere che contratto ti propongono. Se fare un disco con una major vuol dire non poter fare quello che mi piace fare preferirei restare indipendente.
Ma se la proposta fosse allettante e la mia libertà di artista non venisse intaccata...perchè no?

11. Qual è il pezzo migliore di Dinamite, o quello che preferisci?

Il mio preferito è "La bestia". Ragazze!!! Siete belle così!
Non rovinatevi la vita a vomitare per assomigliare a modelli utopici. La taglia 40 la portano i bambini!! Fanculo questo triste mondo trendy.Combattiamolo!12. Dovessi collaborare con un artista giamaicano tra i più rinomati, chi sceglieresti?

Sizzla,è il capo.

13. Ti piace Alborosie?

Si è davvero molto bravo.

14. Ha fatto bene a trasferirsi in Giamaica, e a usare il Patois piuttosto che l’italiano nei suoi testi?

Ha fatto bene a fare quello che gli andava perchè la vita è sua.

15. In “cosa sarà hai sperimentato liriche in un idioma diverso dal nostro (lo spagnolo). E’ un espediente che ripeterai?

Può essere,ho partecipato recentemente a una compila uscita in Costa Rica,Street sound Mix tape 2,anche li canto in spagnolo e italiano. Lo spagnolo è la mia seconda lingua...lo parlo come l'italiano,quando vivo li penso e sogno in spagnolo quando torno qui in italiano...a volte mi confondo anche...

16. Sei stato in Giamaica, o ti piacerebbe andarci? Parlacene un po.

Probabilmente ci andrò il prossimo inverno.


17. Quando ci vai al Rototom Sunsplash? :P

Quando mi invitano.

18. Delle nuove uscite Positive Vibration chi ti piace, e chi ci consiglieresti?

Io ascolto solo musica Giamaicana...ce ne sono molti.19. Qual è il messaggio che intendi portarci con la tua musica?

Tento di esporre i miei valori ma senza impormi come legge...io sono un rastafariano e mi rendo conto che per un non rasta non è facile comprendermi a pieno. Ma che il mondo di oggi è vergognoso non è una novità per nessuno no?
Non manca solo la religione ma anche i valori...
Io vorrei aprire gli occhi alla gente.

20. Haile Sellassie, il Leone di Giuda, “Sua maestà”… chi non è rastafari si chiederà cosa riguardano queste figure. Chi meglio di te ne può dare delle delucidazioni alla gente che si è appena avvicinata alla tua cultura.

Una religione ,come puoi immaginare, non può essere riassunta in 4 righe...posso consigliare un sito curato dalll'APRI Assemblea Permanente Rastafariani in Italia.
www. rastafari-regna. com
Li ci sono le risposte alle vostre domande.


21. Nel Ragga è facile che i pezzi siano sovente dei tributi, a Dio, a Jah. Non sei l’unico a farlo. Ma in italia è abbastanza raro Credi che questo tuo rendere omaggio a “Sua Maestà” possa portare a riflettere i giovani dirottati sempre più verso un Ateismo a priori?

Si. La gente oggi è incazzatissima con la Chiesa...ma molti confondono la Chiesa con Dio. Grosso errore. E' propio quello che il diavolo vuole.
Rastafari è la coscenza di ogni uomo.

22. Grazie mille per esserti concesso a questa intervista. Infine per salutare hai la possibilità di lanciare un messaggio ai tuoi estimatori

Grazie.
Vi voglio bene!!!! Vogliatevene anche voi!!! Selassie I è L'Onnipotente.

per i live:

www.myspace.com/uraganobabaman

sabato 12 aprile 2008

Killa C.AL.I: la voce del Salento


Ora che il Dirrty South monopolizza il panorama Hip Hop americano e italiano, tutti scaricano le strumentali americane e diventano i Lil Wayne, i Chamilionaire italiani. Tutti possono esserlo per un giorno o un anno. Tanti cloni direte voi. Ecco perché sulla scena attuale nostrana si torce il naso,alcuni non prestano più tutta quella attenzione verso i nuovi. Ma il pregiudizio è anche sinonimo di preclusione e chiusura mentale. Chiudiamo gli occhi verso gli altri. Ed è un grosso errore. Ecco perché vi dico di rileggervi la recensione che ho fatto al disco di Killa Mazi, di andargli a chiedere sul myspace, di mandarvi il suo cd e godere della sua arte. Avrete tra le mani un mixtape più unico che raro. Non una raccolta di Club Banger. Ma di Life Banger. Tenetevi queste informazioni, rispettatelo e ascoltate ciò che ha da dire.....

Sbu: Calimera, Lecce, Salento. Qualcuno dice che la provenienza e il posto in cui si vive è molto importante per un rapper. Quanto ti senti legato e quanto influenza la tua vita, e la tua “arte”?

Killa: La mia arte è esclusivamente rappresentanza del posto in cui vivo, senza stereotipi e senza inutili emulazioni; potrai comprendere che in questo modo la mia provenienza è tutto per me, è il centro di tutta la mia musica.


Sbu: I tuoi testi come anche quelli del resto degli artisti del giro della South Fam raccontano di una realtà complessa e difficile come quella del Meridione. Pensi che in Italia un rapper che si ribella ed esprime del disagio che vive ogni giorno, possa finalmente riuscire ad aprire gli occhi alla gente e possa diventare una sorta di “rivoluzione moderna”?

Killa: E’ difficile pensare a un artista che rivoluziona l’Italia. Prima di me ci sono state personalità importanti e con alto spessore socio-politico che non ce l’hanno fatta, difficile che ce la faccia io. Ragiono in maniera spicciola, penso prima di tutto a portare alcune verità nascoste alla gente che mi circonda e a cercare di aprire i loro occhi su questioni importanti della nostra esistenza…siamo una generazione senza certezze, dobbiamo sempre stare con tanto di occhi…


Sbu: A Lecce come in tutta Puglia vengono fuori solo cattive notizie ai tg: Lecce, sedavano i bambini nell'asilo: due indagate, Lecce, operazione Carabinieri: 34 arresti e 1,5 kg di droga sequestrata, incidenti lavoro: operaio cade da scala e muore a Lecce, la banda dell'ariete( soprannominata per il modo in cui irrompono nei negozi per poterli derubare)colpisce ancora. Resta la cultura e l’arte della città che qualcuno ha soprannominato la Firenze del Sud, o anche l’Atene d’Italia, il Lecce Calcio e che altro?

Killa: L’equazione è semplice: se l’esempio dato al cittadino è quello fornito dal ceto dirigente che legifera e governa, allora non bisogna stupirsi se le pagine di cronaca sono sempre piene di notizie, a discapito di quelle dedicate alle attività culturali o agli avvenimenti positivi in generale. Il topo d’appartamento o il trafficante di stupefacenti non sono altro che la riproduzione in scala minore di quello che i nostri politici compiono ai piani alti della società. Non vedo perché il mio amico non debba vendere in strada quando in parlamento la percentuale di assuntori di droghe pesanti supera le cifre della decenza; non vedo perché non si debba rubare quando qualcuno ha la possibilità di legalizzare i propri furti. A Lecce e a tutto il meridione non rimane niente altro. Cercano di oscurarci la vista con il Barocco, il nuovo tram, le rotonde al posto dei semafori, le pizziche e le cartoline con il mare azzurro quanto il cielo, ma i negozianti pagano il pizzo, i posti di lavoro sono tuttora forniti con metodi nepotistici anziché meritocratici, sono falsati concorsi pubblici, test d’ingresso alle università ed elezioni. La gente dovrebbe saperlo, ma ogni volta fa finta di chiudere un occhio, nella speranza di trovarsi un giorno dall’altra parte della barricata, quella di chi comanda e decide per tutti.

Sbu: Hai seguito le vicende in tv di Oscar White (http://www.corriere.it/vivimilano/concerti/articoli/2008/04_Aprile/08/oscar_white.shtml / ) http://hiphopvita.blogspot.com/2008/02/la-ribalta-di-oscar-white-contro-i.html , rapper milanese amico di Dj.Enzo? Che ne pensi? Avresti fatto la stessa cosa?

Killa: Ho visto Oscar White ad Anno Zero e, nonostante non lo conosca pesonalmente, devo dire che lo stimo tantissimo. Lui ha fatto quello che avrei voluto fare io, quello che avrebbero voluto fare in tanti, andare in tv e dare dello “stronzo” a queste persone che si litigano in pubblico per semplice propaganda politico-elettorale. Il problema delle white di Rogoredo è assurdamente cancellato dalla lista degli impegni dei nostri governatori, a differenza delle varie imposte sulle eredità e sulle imprese, condoni edilizi e indulti…eppure c’è gente che continua ad ammalarsi e a morire. Una vergogna…


Sbu: Andrai a votare? Per chi? Che cosa pensi dell’ipotesi di chi non si sente rappresentati da nessuno degli schieramenti politici attuali e opta per il diritto di rifiutare la scheda elettorale ? (http://hiphopvita.devil.it/viewtopic.php?t=29 )

Killa: Voterò Partito Democratico perché non intendo lasciare al più ricco industriale italiano la risoluzione dei problemi dei ceti meno abbienti. Comprendo la volontà di alcuni aventi diritto al voto di verbalizzare il non-voto, la rispetto e non la giudico. Ma io non riesco a farlo, mi sentirei responsabile.



Sbu. Torniamo alla musica: complimenti per Amore per il gioco vol. 2. Quanto tempo avete investito nella stesura di questo piccolo capolavoro dell'underground?

Killa: A differenza di quanto ha affermato qualche invidioso ci abbiamo messo veramente poco, i brani sono stati registrati nel giro di poche settimane, per il master ci abbiamo messo un po’ di più con Aban, ma semplicemente perché abbiamo voluto curare ogni dettaglio; per la prima volta ci siamo messi in prima persona a curare il suono e devo dire che, nonostante tutto, il risultato è stato ottimo per un mixtape.


Sbu: L'album trasuda sentimento, voglia di farsi sentire; è un rap semplice e peso allo stesso tempo. A chi vuoi rivolgerti particolarmente con la tua musica?
A chi parli e a chi vuoi arrivare?

Killa:L’ho detto prima, i primi destinatari della mia musica sono le persone che tengo intorno, orgogliosi del fatto che qualcuno canti le loro storie e le porti in giro come faccio io. Lo faccio per la gente che lavora, per chi studia in cerca di un futuro migliore, per chi affronta ogni giorno un qualunque problema che la società moderna porta con sé, non me ne frega davvero nulla del v.i.p. o del figlio del commenda, lo dico anche nei miei testi; questa è roba per gente umile e semplice come la mia musica.


Sbu: Quali sono le tracce che ami di più?

A Lecce 2007, Rinnegato, Gang Bang e Fuorilegge credo siano i pezzi che nel complesso ascolto più volentieri. Sono tracce che hanno un impatto più immediato, anche per questo le ho messe nella prima parte della track list del disco; mi piace molto anche La Storia Della Gente Comune, perché è molto introspettivo: rimango una persona comune, come il fabbro, il cuoco o il lavapiatti. Non frequento i divanetti nei privè del club, ma le panchine delle villette del paese; una roba molto diversa.


Sbu: io non lascio chi mi ha dato il pane /chi ha cambiato le mie giornate/ chi mi vuol bene chi mi vuol male/ chi mi viene in contro quando voglio mollare/ ( a lecce) Nei tuoi pezzi si denota un forte senso di appartenenza alla tua terra nono stante le difficoltà. I giovani meridionali disagiati sbagliano a voler mandare tutto a fare in culo, e andarsene a cercare un lavoro a Nord?

Killa:E come dare torto ai miei amici che erano qui seduti affianco a me e da un giorno all’altro sono partiti via? Ci ho pensato mille volte anche io, ma l’attaccamento alla famiglia, alle amicizie e a questo posto ha sempre vinto (oltre al dispendio economico che comporterebbe la cosa, perlomeno inizialmente); sono Killa Cali perché vivo Calimera da quando sono nato e un giorno spero di poter girare il mondo, ma da turista.


Sbu: questa roba è mia/ nuova roba nuova era,nuova melodia /quando batte un altra batteria lascio che il mio cuore vada e/ le parole sopra al foglio lo tengono a bada (cronache da un altra terra).Nella tua arte c’hai messo cuore, sentimento e passione per il rap. Diglielo a tutti quanti quanto conta il cuore in questo genere! ;)

Killa: Ti correggo, ma senza alcuna presunzione: la mia è passione per la musica vera, quella che nasce dalla vita vissuta, da quello che si è visto e da quello che si è provato; del rap ti giuro che non me ne frega nulla…nei miei testi non dico mai “rap”, “hiphop”, “flow”, “beat”, “jam” o “freestyle”, ho chiuso con questa terminologia…io sono più in là, un bel chilometro avanti tutto questo. Sfrutto questo mezzo come potrei sfruttare qualunque altro genere musicale. Premesso questo, non posso darti torto quando parli di cuore e sentimento: nella musica e nell’arte in generale credo siano i protagonisti in assoluto; ognuno parla di quello che più gli sta a cuore e io mi sforzo di farlo nel modo migliore.


Sbu: Nel disco parli ovviamente del Sud, e rispetto agli altri in giro tra le tue rime c'è poca coca, zero puttane e nada cazzeggio fasullo nei club tutta roba seria e qui ancora complimenti. Ma di donne non parli per niente rispetto ai tuoi colleghi! ma lo sai che se firmi per una major un pezzo per le signorine lo devi pur fare? scherzo!

Killa: Ci sono cose di cui mi piace parlare, altre meno…Amo parlare delle problematiche reali del Sud e questo lo si capisce dal primo momento; ciò non significa che non sono aperto ad altre tematiche, anzi…nei brani che sto preparando per il mio primo disco ufficiale affronto discorsi nuovi e originali, anche per evitare di essere etichettato ed infilato all’interno di questo filone pseudo-gangsta che odio e che è palesemente finto. Le donne sono un argomento delicato, ho una ragazza da tanto tempo, la amo e la rispetto più di ogni altra cosa, la figura femminile ha bisogno di una grande conoscenza interiore e quando scriverò di una donna dovrò farlo in maniera superiore. E io sarò il primo a farlo…


Sbu: I dissing: vacca e nesli contro yoshi (http://hiphopvita.blogspot.com/2008/04/vacca-e-nesli-contro-tormento.html ), inoki contro Frankie(http://hiphopvita.blogspot.com/2008/03/inoki-dissa-frankie-hi-nrg.html) . Che ne pensi del dissing in generale e i tuoi colleghi in questione?

Killa: Io non capisco perché in Italia ci sia tanta competizione per quelle quattro briciole che si dividono; dovrebbero dirsele in faccia le cose e magari darsele di santa ragione…ma perché cantare il proprio rancore verso qualcuno in questo modo stupido? Peraltro parliamo di gente adulta, perlomeno sulla carta d’identità… Non conosco Tormento, né Vacca e non voglio giudicarli perché sono robe loro e a me non interessano. Parlo in generale, ritengo il dissing una roba stupida, comprendo sia naturale fare riferimento alle proprie storie, lo faccio anch’io…ma se ho dei problemi con te vengo a risolverli in faccia, al contrario di qualcuno che invece preferisce fare il galletto a distanza e poi di fronte fa la solita gran bella faccia (di cazzo).


Sbu: Cosa ascolti di Rap Italiano appunto? E di americano?

Killa: Ascolto il rap italiano semplicemente per aggiornarmi, il più delle volte mi annoia e non mi trasmette nulla; probabilmente molte persone potranno pensare la stessa cosa della mia musica, non lo escludo. Credo che Marracash sia l’artista con più talento ora e con più roba da dire, mentre Amir e Inoki mi piacciono per come interpretano un certo suono più moderno e ascoltabile. Per il resto solo States: Nas, The Game, T.I., Young Jeezy, Cam’ron, Jay-Z, Fabolous, UGK, Papoose, Saigon, D-Block, Mims, B.G., Terror Squad…


Sbu: Com'è lavorare con gente come Gue e Amir?

Killa: Con Guè ci siamo beccati un paio di volte qui in Salento, abbiamo registrato South Family presente su Amore Per Il Gioco del 2006 e stabilito un rapporto di collaborazione che mi ha portato sul suo mixtape Fast Life, è stato un vero piacere e sicuramente ha dato maggior luce alle robe mie vista la sua fama nazionale; con Amir è diverso, siamo persone più simili, siamo sulla stessa linea di pensiero su quasi tutto ed è davvero formante per me discutere e consigliarmi con lui; mi sta aiutando tantissimo nella diffusione del mixtape nuovo e avremo a che fare per tanto, tanto altro tempo…non aggiungo altro per il momento, ma con Amir si sta costruendo un progetto di lavoro serio.



Sbu. Se dovessi scegliere dei produttori americani per i tuoi pezzi chi chiameresti?

Killa:Just Blaze, Dr. Dre, Cool And Dre e The Runners…andrebbero bene? Eheheh…


Sbu. Certo, sei ambizioso come pensavo! ;) Sono noti i tuoi buoni rapporti con i tipi della Dogo Gang e quelli della Prestigio Record: possiamo aspettarci altre tue collabo con loro?

Killa: Con Del e Montenero siamo in contatto per delle nuove robe, con Amir e Ceasar vedremo di iniziare a lavorare in maniera costante e seria; E-Money direbbe “già avete capito…” eheheh…


Sbu: Stai lavorando ad un eventuale altro album? come sarà? ci puoi dare qualche piccola indiscrezione a riguardo?

Killa: Non posso dirvi tantissimo, semplicemente che dopo tre mixtape credo di essere pronto a buttare nel mercato un prodotto ufficiale che possa essere promosso a tutti i livelli, audio, video e grafico, con dei live showcase e una buona visibilità pubblicitaria.


Sbu: Ma i Mas Mas torneranno?

Killa:Ripeto quello che dico ogni volta che mi si parla di Mas Mas, non è in cantiere un progetto di gruppo, ma in ognuno dei miei lavori sono sempre coinvolti Rako Alma, Nai.Mercuana, Gasi Tano, Lidi Waza e tutti i ragazzi che hanno girato e girano ancora intorno al nostro gruppo; discorso valido anche per il mio prossimo disco.

Sbu: La maggior parte dei beat dei tuoi lavori sono di Rako Alma. Quanto fa bene a un mc avere un produttore così talentuoso?

Killa: E’ importantissimo, se poi pensi che Rako Alma è prima di tutto un amico (Mauro) che è a mia disposizione, mi aiuta nella promozione dei lavori e mi consiglia quando si tratta di selezionare strumentali anche di altri producers…avrai capito che il suo apporto è fondamentale alla causa.

Sbu: Ci sarai nel disco di Aban?

Killa: Certamente, non vi dico in quale veste per non anticiparvi nulla però…


Sbu: Conosciamo Killa Mazi, chi è Sebastian? Cosa fa nella vita oltre che il rap?

Killa: Faccio la vita tipica dei ragazzi della mia età nel mio paese, ho 23 anni e spero di laurearmi entro l’anno accademico in Scienze Sociali per la Cooperazione Internazionale, lo Sviluppo e il Non-Profit, amo cazzeggiare con gli amici e con la mia ragazza, giocare a pallacanestro, ascoltare buona musica, leggere qualcosa di serio e guardare i bei films che non siano quelli che ci vengono propinati in tv.


Sbu: Ti lascio la possibilità di dire a tutti, chi odi e chi ami, quello che non hai mai avuto occasione di dire sinora, o di salutare la gente che ti pare.

Killa: Dico in generale che dovreste avere più rispetto di voi stessi, quando ascoltate musica e quando scegliete da che parte stare. Odio il finto che avanza, la persona che finge non si rende conto che è riconoscibile a distanza di chilometri, mentre quella vera non se ne frega nulla di niente e nessuno. Un saluto a tutte le persone che mi vogliono bene e che mi supportano. Grazie.

martedì 5 febbraio 2008

L'anima di Mikele Wad!




Intervista a Mikele Wad di Groove Magazine, a cura di Sbu

1.Cosa fai nella vita oltre che scrivere per Groove (la maggior parte ti conosce per questo)?

Faccio il visionario. Come molti. Faccio quello che pensa che la rivoluzione non esiste senza la rivoluzione. Non importa se su un giornale di musica o sul pavimento del bboyin, con le mani sui dischi, parlando alla radio o altrove. Quello che importa è esserci. E fare rumore. Forse per la gente del business, per i babbei con la cravatta e le risposte standard o per i preti non è niente. Ma per me è il minimo indispensabile.



2. Non segui solo l'Hip Hop?

Siamo nati tutti senza musica. Poi ce l’hanno insegnata. A qualcuno Africa Bambataa e Kool Herc, a qualcun altro Lou Reed, oppure i Kraftwerk. Le provenienze musical-culturali di ognuno sono intime e personali. Poi ci si incrocia e ci si influenza. Non seguo solo l’hip hop. Scrivo di musica per altri giornali tra cui Rumore, Rockit, Rocksound, Style. Le etichette servono a chi si fa le seghe con gli stereotipi. Per tutti gli altri c’è un suono e un’anima. Il resto è un mero contorno artificiale che spesso diventa strumento di mercato e basta. Sono tra quelli che pensa che: noi non siamo la musica che ascoltiamo, ma la musica che ascoltiamo è solamente nostra. Insomma cose così.



3. Ai tuoi occhi come si è evoluto il rap dall'uscita del primo Groove, ad oggi?

Molto. Così come è giusto che sia. L’hip hop è la cultura più bella e profonda della nu-generation. Non ne esistono altre altrettanto grosse e importanti. In alcuni posti il rap è il maggior mezzo di evoluzione personale. Negli ultimi tempi è cambiato il linguaggio, il mercato, l’utenza, il feedback del pubblico. Da una parte c’è il sistema del marketing musicale e dall’altra il flow vincente e disistuzionalizzato. L’anima. O perlomeno questa è la prospettiva. La merda resta ovviamente. Ma a me piace pensare all’anima, alla ganja, a migliaia di dischi buoni e a qualcos’altro. Cioè a quelle quattro-cinque cose che ci tengono in vita.



4. Recensisci dischi, ti occupi di interviste, talvolta ti sei occupato pure di presentare nuovi artisti con articoli più "discorsivi".. c'è una cosa che ti piace fare più di un altra?

Io non sono un giornalista. Cioè magari formalmente e legalmente si, però è una professione che non mi appartiene. Io scrivo, e non solo di musica. Racconto quello che la musica racconta a me. Diciamo che faccio da filtro. Così come quell’elegante rintontito di Oscar Wilde riteneva che se la musica è arte lo è anche il racconto di essa. Insomma la critica musicale la vivo così. Un po’ Lester Bangs, un po’ Kerouac o Hemingway. Da visionario forse. Come nella prima domanda.



5. In una tua vecchia recensione su Groove, al disco "Creature Shock Radio" dei Puppets Mastaz concludi il discorso testualmente:"Non è la prima volta che si racconta un disco Hip Hop di pupazzi: semplicemente questi sanno di esserlo". Hai intervistato o recensito "pupazzi" che non sapevano di esserlo? Chi per esempio?

Quasi tutti. La musica non è facile. Non è per tutti. C’è bisogno di studio, di analisi, di tecnica ma soprattutto, e qui sottolineo il concetto, c’è bisogno dell’anima. Quasi nessuno ce l’ha. E non è un’offesa questa. E’ la verità. Punto e basta. E’una società strapiena di pupazzi. Il gioco è capire chi non lo è. E scaricarne il disco.



6. Durante le tue interviste ai vari artisti con chi ti sei divertito, con chi ti sei incazzato, chi ti ha lasciato una bellissima impressione, chi magari ti ha deluso? Qualche aneddoto particolare?L'intervista che ad oggi ti è rimasta più impressa?

Mi son divertito con gli amici. Incazzato con quasi tutti gli altri. Tranne ovviamente i “grossi” artisti “veri”, uno come Wyclef mi ha inondato di belle impressioni, oltre ad avermi riconosciuto prima che io riconoscessi lui (non so ancora perché). Ci sono moltissime belle persone nella musica. Non saprei fare una lista, così ad occhi chiusi penso che Raiz sia un’ottima persona, Bunna, Joe Conzo, Mode 2, e mille altri. I più deludenti sicuramente sono stati Chingy o Fabolous. In America ci sono tantissimi ragazzini con in mano contratti grossi, ormai l’hip hop è uno strumento del marketing sovrastimato. Con Fabolous finì che si scazzò e mi chiuse il telefono in faccia solamente perché gli chiesi qualcosa riguardante il ‘ghetto’ (che ad uno che ha firmato album dal titolo Ghetto Fabolous non mi sembra sia il massimo del fuori luogo). Aneddoti ovviamente ce ne sarebbero mille. Ogni volta succede qualcosa. C’è quello che si emoziona e dice minchiate, quello che poi ti chiama perché hai omesso una parola, il ragazzetto che scassa il cazzo per ogni cosa. Insomma è dura. Ma ce la faremo. A volte è anche bello. Basta crederlo.



7. Tu e Groove spakkate lo Stivale Hip Hop in due: c'è chi vi odia, e chi vi ama (come tutte le grandi cose). Ti sei mai preoccupato dell'immagine che la gente si sta facendo di te, per quel tuo modo di scrivere "brusco" per qualcuno? Ti è mai venuto il dubbio che qualche volta hai "accentuato" un po troppo?

Non me ne frega un cazzo. Questo è un riflesso del provincialismo del rap italiano. Negli States non è così. Ma anche in Italia, in altri ambiti non è così. L’hip hop italiano al 99% è mosso da ragazzini. E non parlo di età. Anzi i ragazzini del rap italiano sono quelli che credono di essere ‘grandi’, ma sono dei semplici piagnucoloni che sbavano sul mercato discografico che a sua volta glielo mette in culo e basta. Gente che vorrebbe essere incensata e glorificata solamente perché da anni racconta ai genitori e agli amici di essere un’artista. Ma gli artisti veri sono pochi in Italia, e non fanno il rap. Se questa gente non si mette da parte resterà una scena di risentiti e vincitori del niente. Ma almeno avrò provato a spiegare questo alle persone curiose. La critica rock è uno dei centomila strumenti che può aprire la mente, alcuni tra i grandi capi del rap italiano sono l’immagine di un paese che ha la mentalità ferma ai primi ottanta, e questo è molto triste se lo strumento di cui abusano è la cultura più liberale e pluralista dell’ultimo secolo.



8. l'idea non sarebbe neanche male, quella di mettersi in prima persona a 'recensire una recensione' scrive Marco Galassi di Rockstar (http://www.rockstar.it/news.asp?ID=4535). Un recensore ne sarebbe altrettanto d'accordo?

Io non sono un giornalista. Ne un recensore. Scrivo la musica, dal mio punto di vista. E se sarà il punto di vista intimo e critico di ognuno a rivoluzionare il sistema dall’interno, allora è fondamentale che si crei un opinione su tutto, anche su una recensione ad un disco. Che spesso dice il triplo delle cose rispetto alla musica contenuta nel “fantastico” album di turno. L’opinione è l’anima dei rapporti. Per cui è fondamentale averla, crearla e diffonderla. Non necessariamente con la musica.



9. Cosa pensi delle radio italiane? cosa si potrebbe fare affinché nelle programmazioni dei network inizi ad entrare un po di sana musica indipendente?

E’quasi impossibile. L’Italia per quello che la conosco io è un paese ‘mummia’. Cioè statico, instabile, che lo prende nelle chiappe e manda la pubblicità prima e dopo la penetrazione, magari perché in America questo è il nuovo format di successo. La musica indipendente deve restare tale. L’underground è la cosa più importante per ogni musica. Per ogni cultura. E’ lì che cresce e si sviluppa tutto. Poi i grossi Network continuassero a descrivere e suonare la società dall’arrivismo e delle facilonerie. Non è nemmeno colpa loro. Penso che se l’underground si sviluppi e crei una propria lotta allora poi si potrà andare tutti sui grossi network, ma con gli occhi, il fuoco e le parole di un movimento stabile e forte. Quello vero. E non potranno metterci la pubblicità ne prima ne dopo. Io lavoro in radio da sempre, da quando vivo a Milano su Radio Popolare Network, che è l’istituzione italiana in ambito radio indipendenti. La musica indipendente deve resta tale. Mai farsi affascinare, per poi farsi schiaffeggiare, inutilmente dalle multinazionali.



10. i media e l'Hip Hop: "yo" su mtv non è più quello di prima, Rapture su all Music (rispetto a Rido e il suo Team) è diventato noiosissimo e inguardabile, Zac su 105 se la cava, ultimamente anche Max Brigante, ma è ancora tutto a livello Mainstream. Troppo poco. Si sente la mancanza di proposte quotidiane come Street Style o Soulsista vecchia maniera.. è colpa dei programmatori radiofonici ultra cinquantenni, poco attenti ai gusti giovanili, come dice Jake La Furia in un pezzo di "Vile Denaro"?

E’ colpa di tutti quelli che in Italia hanno sfruttato l’hip hop per farne un finto-business momentaneo. Colpa dei rapper senza ossa che pur di tornare a casa con un contrattino hanno venduto il culo, colpa di chi pur di parlarne bene si è alienato la faccia, colpa di chi parla senza sapere, colpa di chi osserva senza parlare e si vende l’anima. E via così. L’hip hop è di chi c’era e di chi c’è. E non di chi pensa di esserci stato. L’hip hop secondo me è di chi lo fa. Lo segue. Lo pratica. Lo ama. Tanto alla fine te ne accorgi.



11. Sarà mica che l'Italia si spaventa davanti al linguaggio colorito (possibilmente dell'Hip Hop), mentre da un altra parte abbiamo una Tv vuota e volgarissima intrisa di messaggi sessuali ad ogni ora (vedi, buona domenica)?

Non la vedo quasi mai la televisione, da quando vivo a Milano forse mi è successo due volte. In realtà credo che il ‘linguaggio colorito dell’hip hop’ sia il più grande alibi che sta distruggendo tutto. L’hip hop è uno dei messaggi più facili e semplici da trasmettere, altrimenti non avrebbe fatto il giro del mondo in meno di vent’anni. Il punto è che spesso qui da noi chi si avvicina a parlare di hip hop alla gente si chiude automaticamente in un guscio, quello dell’incomprensibilità anticipata. Come se preventivamente parlare di hip hop sarebbe parlare ‘diverso’. Invece no. Il linguaggio è lo stesso di Maurizio Costanzo a Buona Domenica (sempre che ci sia ancora lui) con la differenza che la sua comunicazione ha le palle mosce che gli cadono nei mutandoni, mentre chi segue l’hip hop potrebbe valorizzare filologicamente il più grosso dei cazzi duri che distruggerebbe Maria De Filippi e tutti i suoi amici. E la volgarità, se valorizzata bene, può essere la vera forza.


12."Destra o Sinistra resta una trappola per topi".. da che parte stai? Cosa pensi dell'attuale situazione sociale e politica del Paese?

E’una trappola antica, anacronistica, e lontana da me. Sono due parole che vogliono storicizzare singoli momenti politici, ma non fanno altro che disintegrare buoni principi individuali. Quei pochi che ci sono, ma ci sono. Non è tutta pessima la politica italiana. Ma è destinata ai compromessi partitici, elettorali o poltronistici. Il pensiero politico di ognuno prescinde dalla scelta di due bandiere. Il futuro, anche qui, è l’anima.



13. Talvolta sembri scettico nei confronti dei rapper italiani in giro.. non credi che sia colpa del basso potere delle Indy, che sono poco incentivate, e non hanno soldi per investire su nomi nuovi? oltre alla marea di Pupazzi non consapevoli in giro potrebbero esserci tanti talenti inespressi che non passeranno mai alla storia per colpa di questo sistema corrotto..

Fare musica è un’arte. Non è un gioco. Il rumore non è un gioco. Parlare alla gente non è necessariamente fare un disco. Ormai fare il disco è fortunatamente qualcosa di blasfemo. E non servono i soldi. E non è vero che le indipendenti non li hanno, forse non sanno trovarseli, oppure seguono l’impossibile parallelismo con le major. Ma le major non sono la verità. Ci sono buoni rapper in Italia, ma non deve essere un disco a giudicarne la bravura, non è il fine che conta ma la capacità di personalizzare il mezzo. Quando qualcuno capirà questo (molti lo sanno già da anni, vedi Colle Der Fomento) si avrà buona musica che se ne sbatte il cazzo del sistema (discografico in questo caso) e fa rumore (hip hop in questo caso).



14. a proposito, dei giovani rapper Italiani chi ti colpisce?

Il rap italiano sa essere bello secondo me quando non tenta di americanizzarsi forzatamente e quando non cerca di mascherare un messaggio. Ma quando un messaggio ce l’ha e anche un’identità. I più bravi non sono ancora diventati ‘noti’ e i vecchi bravi son quelli che non senti, e non vogliono svendersi per farsi sentire a tutti i costi.



15. Chi dei "vecchi" rapper pensi possa dare ancora tanto alla musica?

Nessuno. Ormai è cambiato tutto. E’come nel sistema politico. Pochissimi, ma davvero pochi, hanno saputo seguire i tempi che corrono. Un nome l’ho fatto due domande fa, altri cercano il Karma oppure fanno il soul, o vanno in Giappone. Insomma pochi. E fossi un rapper non aspetterei loro, che hanno già fatto tanto.



16. Aprendo il primo numero di Groove del 2008, nei classici della redazione, compaiono anche i tuoi: nomi molto "underground" e alcuni altri addirittura inscrivibili! :P Ce ne parli? Chi ci segnali in particolar modo? Da dove peschi tutta questa roba?

La musica hip hop non va vista sempre e solamente dall’interno, e le classifiche spesso sono noiosissime. Quei nomi fanno parte di ricerche istintive in altri ambiti. Senza essere segaioli, che le seghe non fanno bene a nessuno. Ma con un certo gusto, personale ovviamente.



17.Hai recensito pure 2pac, e dici che è morto solo "nell'immaginario"... chi sarà suo erede?

Assolutamente nessuno. E’un personaggio troppo originale e raro. Nessuno può ereditare quello che gente come lui, o Chuck Berry, o Curtis Mayfield, o James Brown hanno lasciato al pianeta musica.



18. Il mainstream e qualche volta anche l'underground oggi sono caratterizzati dalle forti influenze melodiche provenienti dal dirrty south. Sono quattro anni che va così. Ti senti stufo del "trend", o incontra i tuoi favori? Cosa ci potrebbe essere nell'Hip Hop dopo il South?

Il Dirty South esiste da tantissimi anni. Ora hanno semplicemente creato l’immaginario giusto per venderlo e in molti casi svenderlo. Come i quattro salti in padella. Ormai lo trovi in tutte le salse, e di tutti i gusti. E’un momento. Questa brillantezza provvisoria passerà quando Soulja Boy non avrà ancora scopato per la prima volta.



19. In una tua intervista esa afferma testualmente: "prima con fish eravamo i King del Club, ora siamo i King dell'Intelligenza" . concordi?

Non me lo ricordo nemmeno. E comunque nell’intelligenza non ci sono King. Tranne Hunter Thompson.



20. esa, Inoki, Tormento, Barry Covex e Puni, sul Myspace hanno fatto a gara a chi te ne diceva di più. E' vero come dicono in rete che sei il figlio ileggittimo di El Prez? Scherzo! Chi ha vinto alla fine?

Non è mai stata una gara né una guerra per me. Ognuno per se stesso. E’ gente che ha qualche fan e che ha voglia di dire le sue cose con la musica. Gente rispettabile. Ma a me i qualunquismi e gli arrivismi di chiunque voglia convincermi del contrario di quello che ho sentito con le mie orecchie, mi succhiano il cazzo. Punto.



21. Dopo tutto quel putiferio hai ricevuto più minacce o querele?

Le minacce sono quanto di più ignorante possa esserci in una società libera e democratica, ancora di più se attorno ad una cultura popolare e semplice tra gente che gioca a fare l’artista. Le querele non sono altro che il mezzo più sfigato per sussurrare qualcosa. Ma tanto lo prende in culo sempre chi perde l’anima in ciò che fa. E io sto apposto.



22. dopo tutta la cattiva pubblicità che questi personaggi hanno fatto a Groove e a te, c'è sempre tanta gente che vi apprezza, alcuni visitatori di Hip Hop vita ti considerano addirittura un idolo perché dici quel che pensi, e rappresenti un po noi .. vuoi salutarli?

E’ troppo importante questa cosa. Anche se magari suona banale, ma è fondamentale avere e sapere di gente che supporta, condivide, critica e crea una propria opinione su quello che fai col massimo dell’onestà, umiltà e determinazione. Ringrazio tutti, dalla gente nota ai ragazzetti di 12 anni che hanno seguito qualcuno o qualcosa non per fanatismo ma per stima personale. E’troppo importante questo. Per me lo è. Perciò ringrazio tutti. Di cuore. I know you got soul.



23. Groove sta per diventare Juice Magazine: cosa ci sarà in questa nuova rivista in più o in meno della vecchia? Resterà mensile? Parlacene un po!

Cambia il titolo, che tra l’altro ha quel bell’effetto flashback di ‘giassentito’ e di buone premesse. Io continuerò a fare - quello che per alcuni è fare - danni. Per me è sincerità e onestà. E fare rumore. Ed è ancora troppo poco. Dobbiamo essere in tanti. E fare il triplo. Ognuno a suo modo. Spingerci. Che non è una formalità ma una questione di qualità.



24. Grazie dell'intevista.. speriamo che in futuro continuerai ad occuparti di Hip Hop italiano perché nonostante tutto: parola di Wad, parola del popolo!

Molti artisti di rap italiano hanno specificato di non volere che sia io ad occuparmi delle loro cose, altri (più o meno nella stessa quantità) invece l’esatto contrario. Molti dischi appena li prendo li butto per strada. O li regalo. Altri, quelli belli, li suono in radio e li spingo ovunque posso. Questo è voler bene alla musica prima che ad una persona, al suo passato e a tutto il resto. E quel tuo ‘parola di wad, parola del popolo’ mi fa un po’ sorridere e un po’ tremare l’anima. Che è il futuro. Giusto?